Un'ennesima trovata, un remake di Wunderwaffen («armi-meraviglia» o «armi-miracolo») lanciato da Joseph Goebbels negli ultimi giorni del Terzo Reich prima del crollo, dei «valorosi e gloriosi» militari ucraini: i procioni...
Sono proprio loro, questi simpatici animaletti nonché il simbolo del Canada, a dover far volgere a favore di Kiev le sorti della guerra fratricida civile in corso nel Sud-Est dell'Ucraina.
Una geniale trovata è venuta in mente a un caporale dell'esercito ucraino del reparto artificieri di stanza a Kharkiv. Una testa dura, abituata a indossare soltanto elmetto d'acciaio (sotto l'elmetto il classico «vuoto torricelliano»), l'artificiere ucraino ha raccolto per strada i due «profughi di guerra», una coppia di procioni, scappata via da qualche allevamento o appartamento (negli ultimi tempi si era diffusa molto la moda di tenere procioni come animali di compagnia) e, per di più, mozzicati da cani randagi.
La conclusione del militare ucraino, sempre vigile e all'erta, è stata del tutto logica: che non dovessero essere renitenti alla leva! Perché altrimenti scappano, e per di più dalla prima linea? Pertanto consegno i due disertori alle grinfie di una ronda militare a caccia dei disertori...
Intanto, mentre i poveri procioni stavano al fresco nella gattabuia del distretto militare di Kharkiv, il caporale ucraino ha avuto un'improvvisa illuminazione: anziché fargli mangiare a sbafo non sarebbe meglio inquadrarli nelle gloriose Forze Armate ucraine? Dando loro il vitto a modo di un rancio militare?
Unennesima chiamata alla leva in Ucraina: procioni-artificieri
Detto fatto! Il caporale ucraino, in un'intervista concessa al canale televisivo nazionale ucraino «5 canale» di proprietà del presidente ucraino Petro Poroshenko, ha vuotato il sacco, svelando il piano davvero diabolico: «Anziché far crepare i nostri valorosi militare sul campo di battaglia, facciamo piuttosto crepare, saltando sulle mine, i procioni! Hanno il fiuto migliore rispetto ai cani! E' elementare far imparare loro l'arte della guerra!"
Procioni al servizio di Sua Maestà Petro Poroshenko
La bizzarra idea è stata acchiappata, come se fosse una palla, al volo dal capo del centro di ricerca scientifica di perizie criminologiche presso il Direttorato del Ministero dell'Interno ucraino per la provincia di Kharkiv, Stanislav Perlin.
Lo «scienziato-criminologo» ha sentenziato: "Penso che noi facilmente addestreremo i procioni. E' la questione a breve termine".
Povere bestie! A differenza degli ucraini greco-cattolici dell'Ucraina Occidentale non possono nemmeno usare come scusa la fede religiosa per ottenere l'esonero dal servizio attivo in prima linea...Devono morire, punto e basta!
D'altronde il governo del Canada ha già promesso a Kiev molto tempo fa di inviare le «armi non letali»...Saranno i procioni, che sono il simbolo, alla pari degli aceri, del paese nordamericano?
Non rimane altro che mobilitare gli animalisti, lanciando la campagna globale «Salvate il soldato Procione!"
Non ci resta che coniare lo slogan: Animalisti di tutto il mondo, unitevi!
Per salvare procioni dalla naja ucraina.
Kharkiv, Ekaterina Rudnik
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