I graffiti con parole oscene, purtroppo, non sono una rarità nei portoni dei palazzi residenziali nella profonda provincia russa. Tuttavia, uno degli atti di vandalismo ha richiamato l'attenzione dei mass media degli Urali. Una certa Emma ha accusato una famiglia dei medici di essere venditori dei morti.
Le scritte minacciose a caratteri cubitali, fatte con la vernice rossa, sono comparse in un palazzo residenziale a Ekaterinburgo, sulle pareti vicino all'appartamento di Alexei Kuznetsov, medico di un ospedale locale. I disegni contengono il lessico scurrile, le scritte «Da Emma», «Mercante dei cadaveri» e la rappresentazione grafica stilizzata delle svastiche.
Il portone della casa di un medico degli Urali è stato riempito di scritte minacciose
Le indagini giornalistiche hanno appurato che «Emma» è il nome di un'impresa di pompe funebri. I medici presi di mira arrotondavano lo stipendio ufficiale passando le informazioni sui decessi in ospedale ai becchini. E a quanto pare, i concorrenti hanno sferrato un attacco contro gli antagonisti. Il messaggio principale per gli altri informatori dell'impresa: «Sarai tu il prossimo bersaglio».
Non è chiaro chi è dietro questa guerra per il caro estinto. Alcune fonti ritengono che sia un'impresa funebre locale che in tal modo aspira ad aggiudicarsi una quota di questo macabro mercato.
Ekaterinburgo, Maxim Borodin
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