Nella regione di Čeljabinsk, a tre chilometri dalla riserva storica e culturale Arkaim, gli archeologi hanno trovato uno scheletro con cranio di una strana forma. I resti risalgono a circa 2000 anni fa.
Il reperto è stato trovato durante gli scavi archeologici nel territorio del sepolcro del II-III secolo d.C. Si tratta di un teschio con grandi occhi e una grande fronte, fortemente allungato sulla nuca. Di solito proprio così extraterrestri vengono rappresentati nei film.
Gli ufologi britannici hanno immediatamente dichiarato che i russi hanno trovato uno scheletro di un alieno. Tuttavia, i ricercatori russi hanno un'opinione diversa.
È ipotizzabile che sia il sepolcro di una donna della tribù nomade dei sarmati. Questo antico popolo aveva una tradizione di stringere la testa dei bambini con l'uso delle corde e tavolette, cosicché in un paio d'anni il cranio aveva una forma allungata.
Negli Urali meridionali trovati i resti di un alieno con la testa a forma di uovo
Arkaim è un antico insediamento, che fa parte del cosiddetto «Stato delle città», che si trova negli Urali meridionali. Il sito archeologico è costituito da una città fortificata, due necropoli e resti di antichi pascoli. Dal 1991 qui sono stati condotti gli scavi su larga scala. Gli scienziati ritengono che le costruzioni e le fortificazioni risalgano al 2000 a.C.
Arkaim
Inoltre, l'immagine di Arkaim è molto popolare nelle teorie, riconosciute dalla comunità scientifica come pseudoscientifiche ed esoteriche. Arkaim viene chiamato il «luogo del potere», la «casa ancestrale» degli slavi, degli «ariani» e degli indoeuropei, così come la «culla della civiltà umana».
Čeljabinsk, Zoja Oskolkova
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