Al Servizio di ricerca e salvataggio degli Urali del Sud è pervenuta la chiamata di una donna, la quale ha riferito che suo marito 56enne era andato a cercare funghi il giorno prima e non è ancora tornato. L'uomo ha attraversato una piccola catena montuosa nei boschi locali, ha trascorso la notte vicino al falò e solo a metà del giorno successivo ha detto a sua moglie al telefono che non riusciva a trovare la strada del ritorno.
Grazie al segnale del cellulare i soccorritori hanno individuato la posizione approssimativa dell'uomo e sono andati alla sua ricerca, mantenendo costantemente la comunicazione con lui.
Qualche tempo dopo il cercatore di funghi ha detto di aver incontrato nel bosco altre tre persone, che si erano perse. Gli amanti della natura vagavano nei dintorni dal mattino, non riuscendo a trovare la strada del ritorno, poiché non avevano con sé il cellulare. Alla fine tutti e quattro hanno raggiunto il luogo prestabilito, dove sono stati raccolti dai soccorritori.
Servizi di ricerca e salvataggio e la polizia ammettono di non disporre di dati precisi sul numero di persone che si perdono nelle foreste russe, siccome oltre a questi casi pervengono anche le denuncie di scomparsa delle persone nei centri abitati. Secondo le statistiche, in media ogni giorno nei boschi del paese si perdono 10 persone. Circa il 5% di tutti gli smarriti non tornano più. Gli amanti di passeggiate nei boschi possono incontrare tanti pericoli: dalle gelate notturne e incendi boschivi alle belve.
Čeljabinsk, Victor Eliseev
© 2015, «New Day – Italia»