Migliaia di sardine (Sardinops melanostictus) agonizzanti sono comparse improvvisamente sulle rive dell'Estremo Oriente, colpite recentemente da un forte ciclone. Secondo gli scienziati, il fenomeno sarebbe dovuto a un brusco calo della temperatura dell'acqua.
Come hanno spiegato ai giornalisti nell'Istituto di ricerca per Pesca ed Oceanografia dell'Estremo Oriente, il riscaldamento globale ha portato allo spiaggiamento di massa sulle rive dell'aria costiera. Attualmente gli scienziati registrano forti sbalzi giornalieri di temperatura dell'acqua: di giorno fa caldo, ma di notte le temperature calano bruscamente. Le sardine non possono sopportare tali oscillazioni e per questo si spiaggiano lungo le coste.
I testimoni pubblicano le foto scattate sulle rive piene di pesci. La gente del posto non va a «pescare» con le canne da pesca, ma addirittura con i secchi. Gli scienziati sottolineano che tale «pescata» è assolutamente adatta a mangiare, se è fresca, poiché il pesce non si spiaggia a causa delle malattie e non è nocivo per la salute dell'uomo.
Bisogna aggiungere che con l'arrivo del freddo le sardine migrano verso sud, tuttavia, con un forte calo delle temperature si registra lo spiaggiamento di massa dei pesci sulle rive. Tale fenomeno è stato già registrato sulla costa sudoccidentale dell'isola di Sachalin nel 2011.
Lo spiaggiamento di massa di sardine sulle coste di Sachalin
Yužno-Sachalinsk, Zoja Oskolkova
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