Secondo il calendario giuliano, usato come liturgico dalla Chiesa ortodossa russa, quest'anno Pasqua cade il 1 maggio, la festa dei lavoratori. Alcuni governatori regionali russi, a partire dal governatore della Crimea, Sergey Aksenov, hanno invocato la rinuncia alle manifestazioni dei lavoratori per rispetto dei sentimenti religiosi della popolazione.
Il leader del Partito comunista della Federazione Russa (KPRF) Ghennadij Ziuganov invece ritiene che Pasqua «non sia in alcun contrasto con la solidarietà dei lavoratori».
Leader comunista russo Ghennadij Ziuganov con il patriarca di Mosca e della Russia Kirill
«Poiché Cristo fu il primo comunista dell'era nuova (ossia a partire dall'Anno Domini). Lui alzò la Sua voce in difesa degli oppressi, umiliati, sofferenti, malati, poveri e reietti – per tutti coloro che stanno male e stanno soffrendo. In tal senso, se fosse vivo, sarebbe nelle nostre colonne in marcia» – ha posto accento il leader comunista russo.
Seguendo la logica del leader comunista russo Ghennadij Ziuganov, bisognerebbe, secondo la prassi di emissione della tessera del partito comunista anche postuma, rilasciare una anche a Gesù Cristo.
Dopo la morte del fondatore del Partito comunista (prima bolscevico, poi PCUS) Vladimir Lenin, ogniqualvolta c'era la sostituzione della tessera del partito, la №1 era immancabilmente intestata al padre-fondatore.
Nel 1973 (ultima volta della sostituzione dell'intera serie delle tessere del partito comunista sovietico) l'allora segretario generale del PCUS Leonid Brezhnev ha firmato la tessera №1 intestata a Vladimir Lenin (patronimico «Il'ič" come quello di Brezhnev).
Le tessere postume del partito comunista immancabilmente №1 intestate a Vladimir Lenin si sono conservate fino ai giorni nostri.
Prima tessera postuma №1 intestata a Vladimir Lenin nel 1927
Prendendo per buone le parole del leader comunista russo, si potrebbe ipotizzare l'intestazione della tessera №1 a Gesù Cristo.
Tessera del partito comunista russo №1 intestata al primo comunista dell'era moderna, ossia A.D., Cristo Gesù, figlio di Giuseppe
C'è da aggiungere che il compagno di lotta di Vladimir Lenin, vincitore della guerra civile in Russia, Lev Trotsky, non riteneva affatto che Cristo Gesù fosse stato il primo comunista.
Secondo Trotsky, invece, lo era Giuda Iscariota, poiché si era ribellato all'autorità costituita, quella divina, impersonata appunto da Gesù Cristo, uomo-dio.
Mosca, Vsevolod Gnetii
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