I deputati dell'Assemblea Legislativa regionale hanno proposto la creazione di un «parco-museo di scultura e architettura dell'epoca dell'URSS». L'iniziativa è stata sottoposta all'esame del Ministero degli Esteri e al Ministero della Cultura della Federazione Russa. Presumibilmente questo particolare museo, nel quale si vorrebbero raccogliere i monumenti dei tempi sovietici, sarà dislocato nella regione di Leningrado.
I parlamentari sono preoccupati dal fatto che nell'Europa orientale si sono fatti più frequenti i casi di smantellamento dei memoriali installati negli anni dell'URSS, cosa che, secondo loro, minaccerebbe l'eredità culturale dell'epoca comunista. Partendo da questo presupposto, essi hanno proposto di allestire un parco-museo in cui raccogliere i monumenti trasportati in Russia da altri paesi.
«Ogni anno con i sentimenti più disparati leggiamo notizie sullo smantellamento, deciso da quel paese o da quell'altro, dell'ennesimo monumento che, secondo loro, simboleggerebbe l'epoca dell'occupazione o dell'oppressione dell'autocoscienza nazionale e della democrazia» ‒ si legge nella richiesta.
Allo stesso tempo i deputati sono convinti che le sculture e i memoriali sovietici all'estero in Russia verrebbero visti in maniera diversa. «I numerosi monumenti a Vladimir Lenin, le sculture dedicate alle gesta eroiche dell'Armata Rossa, i monumenti ai fucilieri lettoni, e pure le sculture sportive e dei pionieri nei parchi, per noi hanno un significato diverso, sono simboli del nostro comune passato, testimoni simbolici della nostra grandezza nazionale e anche imperiale» ‒ fanno notare i parlamentari.
In precedenza una proposta del genere era stata fatta al Ministero della Difesa da un uomo d'affari russo. L'imprenditore aveva proposto di trasportare, a sue spese, nella regione di Mosca i monumenti ai combattenti sovietici smantellati in Europa.
In primavera, l'Istituto per la Memoria nazionale della Polonia ha annunciato la rimozione di 500 monumenti di ringraziamento all'Unione Sovietica, dislocati in luoghi pubblici. A Mosca non hanno gioito di questi piani dei polacchi. Il ministero degli Esteri russo ha ricordato che anche gli islamisti che hanno distrutto i monumenti dell'antica Palmira si sono celati dietro considerazioni ideologiche.
San Pietroburgo, Ekaterina Rudnik
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