Le imprese italiane hanno perso parecchi soldi a causa delle controsanzioni del governo russo introdotte in risposta alle sanzioni occidentali. In particolare, è stata colpita l'industria alimentare. A questo proposito, gli imprenditori italiani stanno ipotizzando la delocalizzazione in Russia la produzione di generi alimentari colpiti dalle controsanzioni russe.
Secondo il vicepresidente del Gruppo imprenditori italiani a Mosca (GIM Unimpresa), Vittorio Torrembini, l'organizzazione ha già chiesto alle reti di distribuzione e rivenditori al dettaglio l'elenco dei prodotti importati, che attualmente non arrivano e non sono commerciabili in Russia a causa delle sanzioni introdotte dalla Federazione Russa come contromisura in risposta alle sanzioni occidentali. «Le aziende italiane potrebbero produrre alcuni di questi generi alimentari in loco, nella Federazione Russa. Le imprese sono interessate a farlo» – ha sottolineato Torrembini.
Nel caso in cui i distributori fossero interessati alla fornitura dei prodotti sotto embargo, la loro produzione verrebbe avviata sul territorio della Federazione Russa. Tuttavia, le aziende italiane aspettano dai venditori le garanzie di una certa quota del mercato russo, così come della redditività della produzione.
Mosca, Ekaterina Rudnik
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