La caduta del rublo ha reso i terreni del Kubaň tra i più economici di tutto il mondo. Gli investitori stranieri stanno già puntando su centinaia di ettari di terra nera, valutando la possibilità di coltivare in Russia prodotti agricoli per l'esportazione.
I calcoli preliminari mostrano che la terra nella regione di Krasnodar costa 10-20 volte di meno rispetto a quella in Europa, e le riserve di terreni agricoli sono di più. Inoltre, anche lo stipendio è molto più basso (ricalcolato in euro). Pertanto, vi sono premesse ben definite, che nei prossimi uno-due anni su questi terreni potrebbero essere costituite grandi aziende agricole con i proprietari stranieri.
Gli agricoltori locali dicono che il Kubaň attira gli investitori grazie alle buone condizioni climatiche: inverni miti, estati calde, precipitazioni atmosferiche annuali moderate. In Europa, in primo luogo, non esiste una banca dati dei terreni agricoli di questa estensione, e, in secondo luogo, la terra costa molto di più.
Inoltre, la Russia è attraente per gli investitori stranieri anche per il basso costo della manodopera. Secondo l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, nel 2015 il salario medio mensile in Russia ammontava a 700 euro. È il 32° posto nella classifica mondiale, e tenendo conto della svalutazione del rublo, lo stipendio medio nel Territorio di Krasnodar è di circa 250-300 euro mensili.
Nel frattempo, già nel 2016 è previsto di istituire imprese agricole, i cui proprietari sono stranieri. In particolare, l'italiana Fattoria di Floriano Miro sta progettando di aprire nel Kubaň un complesso di serre per la coltivazione dell'insalata. L'azienda occuperà un'area di 30-35 ettari, si prevede l'assunzione di 80 dipendenti.
Per realizzare un progetto simile in Italia, gli imprenditori italiani dovrebbero spendere dai 400 mila a 1 milione di euro per l'acquisto di terreni. Nella regione di Krasnodar la terra costa 25 volte di meno.
Da notare che la regione di Krasnodar è sempre stata attraente per gli investitori stranieri. Nel Kubaň opera uno stabilimento francese per la produzione di mais dolce in scatola e piselli, Bonduelle Kubaň (il valore è stimato a 40 milioni di euro), e uno stabilimento della svizzera Nestlé per il confezionamento di caffè (il volume degli investimenti è di circa 4 milioni di euro).
Krasnodar, Ekaterina Rudnik
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