La società italiana che opera nel settore della lavorazione dei tabacchi da oltre 100 anni e collabora con 120 partner locali in diversi paesi, ora punta sulla Russia. È molto probabile che nel prossimo futuro il tabacco italiano verrà coltivato nella regione del Kubaň.
I rappresentanti della società «FAT» sono arrivati nella città russa di Gorjačij Ključ per la raccomandazione del ministero dell'Agricoltura della Federazione Russa. Proprio qui, nella zona pedemontana, nel periodo sovietico, il tabacco veniva coltivato su migliaia di ettari, ed è stata organizzata la propria lavorazione.
Le autorità locali sono molto interessate alla cooperazione con gli italiani, ciò che potrebbe essere l'inizio della rinascita del settore, che creava centinaia di posti di lavoro per i residenti dell'area, assicurando notevoli entrate nel bilancio locale.
Agli ospiti sono stati mostrati due possibili siti per la localizzazione della produzione. Gli italiani hanno chiesto tre giorni per elaborare una valutazione analitica. Dopodiché, secondo loro, saranno pronti a concludere un accordo e mettersi al lavoro.
Se i rappresentanti della «FAT» valuteranno come favorevoli le condizioni climatiche e lo stato del terreno, allora già il 15 marzo prossimo si inizierà la semina in modo tale che a metà maggio siano già pronte le piantine per poterle piantare in campo aperto. Nello stesso tempo verranno costruite le serre e altri reparti di produzione.
Gorjačij Ključ, Ekaterina Rudnik
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