Questo mese, è stato quasi venduto all'asta il marchio nazionale più prestigioso DOP di un genere alimentare associato alla madre-patria, ufficialmente registrato e di proprietà della Federazione Russa – «Vologodskoe maslo» («Il burro di Vologda»). All'ultimo momento l'asta è stata annullata, e ora la fabbrica è alla ricerca di un investitore strategico per conservare il marchio. I mass media russi hanno riferito che Vladimir Putin è intervenuto personalmente nella situazione.
La storia del marchio risale già al XIX secolo Nikolaj Vasilievich Vereshchagin, il fratello maggiore del famoso pittore battaglista russo Vasilij Vereshchagin, ha studiato la gestione della produzione di latte in Europa e nel 1860 ha organizzato burrifici artigianali nelle province di Vologda, Novgorod, Jaroslavl' e Tver' e ha portato esperti burrai europei per insegnare il mestiere agli artigiani russi.
Già nel 1870 alla Mostra mondiale della produzione di latte a Parigi Vereshchagin ha prestato una particolare attenzione al burro della Normandia che si distingueva per un sapore di nocciola marcato. Ciò che ha dato l'avvio all'invenzione di un nuovo modo di produzione del burro.
Nel 1968 è stato sviluppato lo Standard nazionale che definiva il gusto originale del burro di Vologda. Dal 1 gennaio del 2010 le autorità locali hanno deciso che il marchio commerciale «Vologodskoe maslo» può essere utilizzato solo dalle aziende produttrici di latte della regione di Vologda. Di conseguenza, il brand «Vologodskoe maslo» prodotto al di fuori della regione di Vologda sarà considerato contraffatto.
Il 100% delle azioni della centrale del latte esperimentale dell'Accademia del latte N.V.Vereschagin di Vologda era sempre stato di proprietà dello Stato russo. Solo nel corso dell'anno scorso, la fabbrica ha versato al Tesoro oltre un milione di euro, guadagnando 400 mila euro di profitti netti e assicurando centinaia di posti di lavoro a tempo indeterminato. Inoltre, dà lavoro all'intero il villaggio di Molochny (villaggio dei lattieri), dove si trova il ciclo di produzione. Nel centro studi aziendale presso la fabbrica gli apprendisti sono i futuri professionisti del settore lattiero-caseario.
Recentemente si è saputo che il marchio numero uno nazionale in Russia potrebbe essere venduto all'asta, la data della quale è stata fissata per il 17 febbraio. Il prezzo base dell'asta per la vendita dello stabilimento, secondo gli esperti, è stato fissato praticamente «a casaccio» (12,5 milioni di euro), che è molto inferiore rispetto a tutti i soldi spesi per il suo rimodernamento. Soltanto nel corso degli ultimi 10 anni, sono stati investiti più di 34,5 milioni di euro nella produzione e nelle più moderne attrezzature, e ora il nuovo proprietario troverà l'azienda perfetta chiavi in mano.
All'inizio del 2016, dopo la pubblicazione di un avviso di gara pubblica finalizzata alla vendita dello stabilimento, studenti locali sono scesi in piazza per protesta, e i veterani dell'azienda hanno messo le loro firme sotto la petizione «Non permetteremo di svendere lo stabilimento», oltre 5 mila firme sono state raccolte in pochi giorni. Anche il sindaco di Vologda ha preso in mano la situazione, e ora i cittadini portano le firme direttamente nel suo ufficio. Inoltre, è stato scritto un appello alla presidenza russa.
É molto probabile che la volontà del popolo abbia giocato il suo ruolo. In extremis l'asta è stata annullata. Secondo i mass media russi, il presidente Vladimir Putin è intervenuto personalmente nella situazione venutasi a creare. All'inizio di febbraio, in un incontro con i membri del governo il capo dello Stato russo ha detto che la privatizzazione su vasta scala non deve portare alla svendita dei gioielli di famiglia, gli investitori devono cercare le proprie risorse e il governo – evitare il trasferimento dei prestigiosi marchi, l'orgoglio nazionale, nelle società offshore.
Uno dei pretendenti al marchio «Vologodskoe maslo», «Aton Capital», ha ricevuto la notifica ufficiale dell'annullamento dell'asta il 17 febbraio alle ore 11, mentre l'asta stessa sarebbe dovuta partire alle ore 13. Ora, a quanto pare, sarà proposta un'altra forma di vendita dello stabilimento – l'assunzione di un consulente per gli investimenti, che condurrà una nuova valutazione dello stabilimento e selezionerà un investitore strategico per la sua successiva vendita.
Mosca – Vologda, Ekaterina Rudnik
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