Pubblicazioni del 04/28/16 (Archivio)

Matteo Renzi chiederà a Putin di togliere l'embargo all'Italia / Il Cremlino non solleverà la questione, ma è disposto a discuterla
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Matteo Renzi chiederà a Putin di togliere l'embargo all'Italia Il Cremlino non solleverà la questione, ma è disposto a discuterla

Il primo ministro italiano Matteo Renzi solleverà la questione di una possibile rimozione dell'embargo alimentare imposto dalla Russia nell'agosto 2014 in risposta alle sanzioni economiche dell'UE contro la Russia, durante l'incontro con il presidente russo Vladimir Putin in programma a giugno. Tuttavia, per rendere questa proposta più appetibile per Mosca, il primo ministro italiano dovrà avere un asso nella manica.

L'incontro fra Renzi e Putin avrà luogo il 17 giugno prossimo al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF) 2016. Il capo del governo italiano guiderà la delegazione del suo paese, al quale quest'anno è stato concesso uno status speciale di «Paese ospite».

Come ha riferito l'autorevole quotidiano russo «Izvestija», citando una fonte anonima vicina al governo italiano, il tema della rimozione dell'embargo alimentare sarebbe al centro dell'incontro fra Renzi e Putin. Questa informazione è stata confermata anche da un alto funzionario italiano, il quale ha sottolineato, inoltre, che nella società italiana cresce il malcontento per l'impatto dell'embargo e delle sanzioni europee e controsanzioni russe sull'economia italiana.

Secondo il presidente dell'Associazione «Conoscere Eurasia», il professore Antonio Fallico, le controsanzioni economiche introdotte dalla Russia hanno avuto un impatto negativo molto dannoso sui produttori italiani che hanno subito pesanti perdite, con un mancato guadagno che si stima in 3,6 miliardi di euro. In particolare, le perdite maggiori hanno subito produttori italiani di macchine e attrezzature (648,3 milioni di euro), di abbigliamento (539,2 milioni di euro), di automobili (399,1 milioni di euro), di calzature e articoli in pelle (369,4 milioni di euro), di prodotti in metallo (259,8 milioni di euro), di mobili (230,2 milioni di euro) e di apparecchiature elettriche (195,7 milioni di euro).

A questo proposito, non è sorprendente che Renzi vorrebbe sollevare la questione delle sanzioni durante l'incontro con Putin. Tuttavia, per sollevare questo tema a un livello degno di discussione, il premier italiano dovrà avere un asso nella manica nei negoziati, altrimenti, potrebbero essere improduttivi. Va notato che un anno fa, una tale proposta è pervenuta dal primo ministro greco Alexis Tsipras. È stata anche discussa la possibilità di imporre un veto da parte della Grecia durante la votazione sull'estensione delle sanzioni UE contro la Russia. Tuttavia, la Grecia non l'ha fatto. Questa volta, secondo alcuni esperti, c'è la probabilità di un altro scenario.

Fallico ritiene che non tutti i paesi europei voterebbero per il rinnovo automatico delle sanzioni contro la Russia dopo il 31 luglio 2016. «L'Italia, ad esempio, voterà al cento per cento contro, perchè le aziende italiane perdono tanto a causa delle sanzioni e controsanzioni», – assicura il professore. Secondo lui, l'opposizione alle sanzioni antirusse è una tendenza evidente non solo in Italia, ma che sta cominciando a prendere slancio anche in Germania. Fallico ha sottolineato che, per esempio, il primo ministro bavarese interviene contro le sanzioni.

L' opinione è condivisa anche dal membro della Commissione affari esteri del Consiglio della Federazione (Senato) russo Igor Morozov. «Attualmente tra la classe politica dei paesi europei cresce sempre di più l'opposizione alle sanzioni antirusse. E l'Italia è all'avanguardia di questa tendenza», – ha detto il senatore russo.

Tradizionalmente il Cremlino non solleva il tema delle sanzioni negli incontri bilaterali. Tuttavia, come ha fatto notare il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, «se i partner occidentali lo desiderano è possibile discuterne». Ha sottolineato, però, che gli europei dipendono dalle decisioni comuni dell'UE.

Roma-Mosca, Ekaterina Rudnik

© 2016, «New Day – Italia»

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