Una ditta della periferia di Copenaghen specializzata in servizi di tecnologia dell'informazione ha pubblicato sui social networks un annuncio con una proposta di lavoro, offrendo ai futuri collaboratori parte dello stipendio nella valuta della popolare applicazione Pokémon Go.
La dirigenza della compagnia inizialmente aveva tentato di arruolare il personale con i metodi consueti, tuttavia all'annuncio avevano risposto soltanto otto persone, le quali erano state invitate a fare un periodo di prova. In ufficio si era però presentato un solo candidato.
Allora la ditta ha deciso di sfruttare la popolarità del gioco Pokmon Go. Il direttore della compagnia ha letto che alcune imprese, ad esempio dei ristoranti, offrono degli sconti ai clienti sugli apparecchi elettronici dei quali sia installato il gioco Pokémon Go. E pure lui ha deciso di utilizzare tale approccio.
Alla fine su Facebook è comparso un nuovo annuncio con la proposta di ricevere parte dello stipendio nella valuta del gioco, per la precisione 3.360 €.
In ogni caso, per quegli aspiranti lavoratori che hanno poco a che fare con i mostriciattoli tascabili è prevista la possibilità di ricevere lo stipendio in maniera tradizionale, con un versamento sul conto di vecchie e buone corone danesi.
Ricordiamo che i soldi giocattolo e le palline sono indispensabili per avanzare nel gioco globale di grande successo Pokémon Go. L'azione del gioco uscito nel luglio 2016 si svolge nella cosiddetta «realtà aumentata». L'applicazione mobile «disegna» su una comune carta geografica i personaggi della popolare serie televisiva anime giapponese Pokémon. Lo scopo del giocatore è quello di catturarne il più possibile, preferibilmente tutti. Per far questo bisogna spostarsi nella realtà «reale», controllando periodicamente con l'aiuto del cellulare se non si trovino nei dintorni creature delle realtà virtuale. Per «catturare» il Pokemon trovato bisogna colpirlo con una pallina, una di quelle che la ditta danese propone come stipendio. Le palline, come anche le monete giocattolo, le si possono comprare con soldi veri.
Copenaghen, Ekaterina Rudnik
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