Le autorità italiane hanno messo sotto sequestro sei immobili appartenenti ad Arkadij Rotenberg, definito, in Unione Europea, il 'portafogli' del Presidente russo, Vladimir Putin.
La stessa sorte è toccata anche ai beni del figlio dell'ex premier ucraino, Nikolaj Azarov, Aleksej.
Nikolaj Azarov
Kiev stessa è coinvolta in questa faccenda, visto che, dall'aprile dello scorso anno, il Ministero degli Interni ucraino ha emesso un mandato di cattura nei confronti del giovane Azarov.
Stando alle rivelazioni dell'ambasciatore ucraino in Italia, Evghen Perelyghin, le proprietà sequestrate intestate all'oligarca russo si trovano in Sardegna, nel Lazio e, in particolare, a Roma. Gli avvocati dell'uomo d'affari hanno sporto querela contro la Guardia di Finanza ed il Ministero dell'Economia e delle Finanze italiano.
Al momento sono in corso le indagini preliminari.
Per quanto riguarda gli immobili riferibili al figlio dell'ex primo ministro ucraino, pare siano stati acquistati nel 2012-2013 attraverso la società italiana Agosto 2012, che gli inquirenti riconducono alle società austriache possedute da Azarov jr.
Aleksej Azarov
L'accaduto ha suscitato indignazione e proteste sia da parte dei familiari dell'ex premier ucraino, sia dei soci dell'uomo d'affari russo che sono rimasti colpiti in particolare dal fatto che l'Italia, vale a dire uno dei pochi paesi che manifestano 'tendenze filorusse', è stato l'unico dell'UE ad aver posto sotto sequestro i beni dell'amico di Putin.
Azarov jr. ed il miliardario russo Rotenberg erano stati inseriti nella «lista nera» delle personae non gratae già nel maggio 2014.
Roma – Mosca, Zoja Oskolkova
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