Uno dei businessman russi più ricchi, il proprietario della USM Holding Ališer Usmanov, il cui patrimonio è stimato in 12,5 miliardi di dollari, è diventato un emigrato fiscale, ottenendo residenza fiscale oltre i confini nazionali russi. L'imprenditore ha ufficialmente ammesso di non venire in Russia da più di sei mesi. Come scrive Forbes, questo permetterebbe al miliardario di ridurre l'ammontare delle tasse da pagare nella Federazione Russa.
Come fa notare la rivista, attualmente, in conformità alle norme legislative vigenti in materia, i residenti fiscali russi pagano le tasse sui loro redditi riscossi in tutto il mondo, mentre i non residenti fiscali solamente sui redditi provenienti da fonti russe. Ne consegue che molti miliardari che volevano pagare meno tasse hanno cambiato la propria residenza. In particolare, in seguito all'approvazione della legge anti off-shore del 2015, hanno rinunciato alla residenza fiscale in Russia anche gli azionisti di «Alfa Group» Michail Fridman e Aleksej Kuz'mičev.
All'ufficio stampa della holding USM hanno confermato che Usmanov non è più residente fiscale russo. Per esserlo bisogna infatti vivere nel paese per almeno sei mesi. Secondo la legge in vigore, la tassazione dei redditi delle persone fisiche non dipende dalla loro cittadinanza: residenti fiscali sono riconosciuti coloro che nel corso dell'anno solare abbiano soggiornato in Russia non meno di 183 giorni.
Secondo i rappresentanti della USM, attualmente Usmanov non si starebbe occupando di attività commerciali ma si starebbe concentrando su attività di carattere sportivo, benefico e filantropico. È presidente della Federazione internazionale di scherma e membro della commissione del Comitato olimpico internazionale per lo sviluppo del canale televisivo olimpico.
Negli ultimi anni Usmanov ha pagato 350 milioni di dollari sotto forma di tasse in Russia solamente come persona fisica, mentre le compagnie che fanno parte della sua holding nel solo 2015 hanno versato circa 1,6 miliardi di dollari.
Nel frattempo l'agenzia Reuters, con riferimento a fonti diplomatiche in Uzbekistan, ha affermato che l'uomo d'affari russo potrebbe influenzare le cricche di potere della repubblica asiatica. Dai dati in possesso dell'agenzia, l'aereo personale di Usmanov si è visto spesso all'aeroporto di Taškent dopo la morte del presidente dell'Uzbekistan Islam Karimov. La fonte ha inoltre rivelato che il miliardario sarebbe in stretto contatto con le cricche che governano il paese.
Di contro, l'ufficio stampa di Usmanov ha smentito tali informazioni, evidenziando che il businessman «non partecipa alla vita politica dell'Uzbekistan» e che «le voci che girano a riguardo hanno un carattere speculativo e non hanno alcuna relazione con la realtà». Tutto si spiegherebbe col fatto che il miliardario in Uzbekistan ha molti amici e parenti e che «augura a quel paese ogni bene».
Mosca, Anastasija Smirnova
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