Sul mercato edile della Russia hanno cominciato ad affacciarsi lavoratori specializzati dei paesi europei. I russi più esigenti si sono stufati del personale poco qualificato dei paesi dell'ex URSS e sempre più spesso preferiscono ingaggiare elettricisti e idraulici provenienti dai paesi dell'Unione europea.

La rivista russa «Life» racconta la storia di un italiano che lavora in Russia. Stelvio Sciortino ha 29 anni ed è originario della cittadina di Comiso, in Sicilia. Il ragazzo ha una laurea universitaria e per due anni ha lavorato come investigatore privato. Stelvio aveva intenzione di aprire una sua attività, ma poi è arrivata la crisi economica e il titolare dell'agenzia investigativa ha tagliato il personale.

Rimasto senza uno stipendio fisso, l'ex detective ha deciso di aiutare il padre ad aprire una pizzeria. Per il ristorante hanno destinato il piano terra della loro casa e l'hanno ristrutturato da soli. Lo stesso Stelvio ha cominciato a fare il pizzaiolo. L'anno scorso in quella stessa pizzeria ha conosciuto una ragazza russa e in aprile, con già in mano un visto di lavoro, è andato a trovarla per la prima volta in Russia.

«In Sicilia c'è molta disoccupazione» ‒ racconta Stelvio. «A Mosca ci sono più possibilità». All'inizio l'italiano ha cercato di trovare lavoro in una pizzeria, ma dopo alcuni tentativi sfortunati ha deciso che tutto il problema consisteva nel fatto che non conoscesse la lingua. Allora si è messo a studiare il russo di buona lena e ha continuato a cercare lavoro anche in altri ambiti. «In realtà io vorrei aprire un business legato alle auto d'epoca» ‒ ha confidato Stelvio i suoi progetti per l'avvenire. «Ma per il momento ho deciso di vivere con quello che so fare bene: le ristrutturazioni».

È importante ricordare come Stelvio non sia certo l'unico cittadino dell'Unione europea ad aver trovato un lavoro a Mosca nel settore edile e delle ristrutturazioni. Il fenomeno è in buona parte collegato alla crescita generale dell'interesse per la Russia da parte degli stranieri. Dai dati del ministero della Cultura della Federazione russa risulta che nel 2016 il flusso d'ingresso degli italiani in Russia sia aumentato come minimo del 10%. Cresce anche il numero di coloro che espatriano dai paesi europei per venire a lavorare in Russia. Gli stranieri anche quest'anno costituiscono la quota principale (circa il 63%) degli affittuari nei settori di lusso.

Inoltre oggi nel mercato edile e delle ristrutturazioni si è liberata un'area piuttosto ampia. In seguito alla caduta del rublo da Mosca hanno cominciato ad andarsene gli edili provenienti dalle ex repubbliche sovietiche, i quali tradizionalmente saturavano il mercato degli operai generici. Di conseguenza la concorrenza sul mercato del lavoro si è drasticamente ridotta. E i committenti russi sono diventati più esigenti. Tanto che i capomastri europei sono capitati nel posto giusto al momento giusto. Inoltre, a causa dell'attuale tasso di cambio dell'euro, per loro lavorare in Russia è diventato più conveniente.

Mosca, Ekaterina Rudnik

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