La compagnia PPF Management ha inoltrato una causa presso il tribunale di New York nei confronti della banca russa Sberbank, del suo presidente del consiglio di amministrazione German Gref e di altre compagnie per una somma complessiva di 750 milioni di dollari. Secondo il querelante, gli imputati avrebbero messo in atto un attacco raider ai danni della Pavlovskgranit, una grossa impresa per l'estrazione della ghiaia. La prima udienza è fissata per il 20 aprile.
Il giornale «Vedomosti» scrive che uno dei titolari della Pavlovskgranit fino al 2009 era stato Sergej Pojmanov. Tuttavia l'impresa non è stata in grado di onorare i debiti che aveva con Sberbank, per questo l'imprenditore è stato privato della sua quota nell'azienda. Pojmanov si è rivolto alcune volte ai tribunali russi, ma i suoi tentativi non sono stati coronati da successo. Alla fine ha ceduto i diritti di rivalsa alla PPF Management, che ha fatto causa dagli USA.
Secondo la versione del querelante, Sberbank, in combutta con altre compagnie, avrebbe organizzato un attacco raider della Pavlovskgranit in favore della Compagnia nazionale dei minerali non metalliferi. Sberbank concesse a Pojmanov un credito nel 2008, in cambio di una cauzione personale sul debito. Dopo un anno la compagnia non fu in grado di onorare il debito. Sberbank propose allora al proprietario un rifinanziamento; nel caso che Pojmanov avesse accettato, avrebbe dovuto vendere il pacchetto di controllo delle azioni dell'impresa a Sberbank Kapital, ma non scese a quelle condizioni.
Il contitolare della Compagnia nazionale dei minerali non metalliferi Jurij Žukov propose a Pojmanov di unire gli attivi, promettendo a sua volta di liberare quest'ultimo dai problemi finanziari. Ma pure questa proposta non andò bene al businessman. Pojmanov rifiutò l'affare e Sberbank trasmise tutti i diritti di rivalsa sul debito a Sberbank Kapital.
Alla Sberbank hanno dichiarato di essere al corrente dell'azione giudiziaria nei loro confronti ma di non averne ricevuto comunicazione ufficiale. Una fonte del giornale vicina alla banca ha sottolineato come i legali della banca abbiano agito secondo uno schema standard e non abbiano potuto violare alcunché. Il debito non saldato era un problema, per questo è stato trasmesso a Sberbank Kapital, che ha rivendicato gli attivi per vie legali e li ha messi all'asta. Il presidente di Sberbank German Gref ha definito tutta questa storia «una tipica azione fraudolenta».
L'opinione degli esperti sull'esito della causa è divergente. Alcuni ritengono che la storia descritta negli atti vada supportata da prove; e che inoltre vadano chiamati dei testimoni, i quali dovranno fare delle deposizioni che potrebbero però rivoltarsi contro di loro. Altri sono invece convinti del successo della PPF in un tribunale americano. L'unica cosa certa è che la causa andrà per le lunghe.
Mosca, Zoja Oskolkova
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