Nella regione autonoma ebraica del Birobidžan, che si trova nell'Estremo Oriente della Russia, l'azienda di distribuzione dell'acqua alla popolazione ha introdotto una «tassa sul maltempo», addebitando dall'inizio dell'anno sulla bolletta dell'acqua una quota per la neve e la pioggia.
Il direttore della compagnia ha definito la decisione di includere nelle bollette una tassa sulle precipitazioni e sullo scioglimento della neve obbligata per far uscire l'azienda in bancarotta dalla crisi, scrivono i media locali. Da quanto da lui affermato, l'azienda deve pompare più di 3 milioni di tonnellate di acqua aggiuntiva derivata dalle precipitazioni atmosferiche, con conseguenti perdite colossali. La direzione della compagnia ha definito il prelievo di una quota supplementare dalle persone giuridiche l'unica possibilità di salvare l'impresa dalla bancarotta. Si precisa che in assenza di un contatore che calcoli il volume di scarico delle acque, la tassa verrà calcolata tenendo conto della superficie del territorio in cui una determinata organizzazione è ubicata.
Negli enti pubblici del Birobidžan hanno già dichiarato di non avere risorse per pagare la nuova tassa. L'impresa non ha fatto altro che mettere tutti davanti al fatto compiuto, quando i bilanci e tutte le voci di spesa erano già stati approvati. Di conseguenza le tariffe per l'acqua sono quintuplicate.
L'amministrazione comunale, a sua volta, si è detta d'accordo sul fatto che i servizi di smaltimento delle acque di scarico debbano rincarare e in questo non ci vede niente di illegale. Al contrario, al comune ritengono che questo sia uno stimolo per l'installazione dei contatori.
Birobidžan, Svetlana Petrova
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