Le riserve internazionali della Russia hanno raggiunto il livello massimo di 395,7 miliardi di dollari dall'inizio di novembre del 2016. Lo si riferisce nei documenti della Banca centrale di Russia.
«Il volume delle riserve internazionali nella settimana dal 10 al 17 marzo è aumentato di 4,3 miliardi di dollari, ovvero dell'1,1%, sull'onda dell'effetto generale positivo della rivalutazione, della restituzione alla Banca di Russia delle risorse in valuta straniera da parte delle banche residenti, dell'aumento del surplus sui conti dei residenti e della monetizzazione dell'oro» – si sottolinea nella nota della Banca centrale.
In febbraio la Banca centrale della Federazione russa ha comprato 300.000 once troy di oro, l'equivalente di nove tonnellate di metallo prezioso.
Le riserve internazionali (o auree e valutarie) della Russia sono gli attivi in valuta estera, in oro e nei diritti speciali di prelievo. Il loro massimo storico di 598 miliardi di dollari venne raggiunto all'inizio di agosto del 2008. In seguito le riserve sono state utilizzate dalla banca centrale per sostenere il corso del cambio del rublo mediante interventi valutari. Nel novembre del 2014 la Banca di Russia ha smesso di sovvenzionare la moneta nazionale, lasciandola in balia del mercato, e di spendere così le riserve.
Nel 2016 le riserve della Russia hanno raggiunto i 368,4 miliardi di dollari (con una crescita di 9,4 miliardi). La Banca centrale della Federazione russa ha in programma di aumentare il volume delle riserve internazionali della Russia fino a 500 miliardi di dollari entro il 2018-2020.
Mosca, Zoja Oskolkova
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