Nell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk si preparano al rilascio di 300 mila carte di debito. La Banca Centrale della Repubblica Popolare di Donetsk (DNR) in una nota ufficiale ha specificato che un tale sistema di pagamento consente di evitare i problemi associati al deficit di cassa, che ora è molto sentito nella Repubblica.
Secondo il presidente della Banca Centrale Repubblicana (CBR) Irina Nikitina, il sistema di carte di debito sarà messo in funzione già nel mese di agosto. Attualmente, i conti bancari sono autorizzati per l'aperture con intestazione alle persone fisiche titolari di pensioni e sussidi. I clienti della banca sono già diventate più di 200 mila persone.
C'è da far notare che nella primavera del 2014, dopo la proclamazione della DNR, in base all'esito del referendum non riconosciuto a Kiev, sono stati istituiti alcuni ministeri e la commissione elettorale, e, inoltre , è stata annunciata l'istituzione delle Guardia di Frontiera. La Banca nazionale è stata messa in funzionamento nella DNR il 7 ottobre dell'anno scorso, e nel mese di novembre le autorità ucraine hanno sospeso i pagamenti ai pensionati sul territorio delle autoproclamate Reppubliche Popolarei del Donbass (DNR e LNR). Il primo ministro Arseniy Yatsenyuk ha detto che in quelle regioni non verranno trasferiti i sussidi, «fino a quando saranno controllate dagli impostori».
Nella primavera del 2015 le autorità di entrambe le repubbliche hanno annunciato l'introduzione di un sistema multi-valutario. Il governo della Repubblica Popolare di Lugansk (LNR) e della Repubblica Popolare di Donetsk (DNR) hanno deliberato di «garantire ai consumatori la possibilità di pagamento di beni e servizi con l'utilizzo delle monete ufficiali: la hrivna ucraina, il rublo russo, il dollaro americano e l'euro».
La settimana scorsa si è saputo che i pensionati di guerra hanno ricevuto i pagamenti in dollari. Il Ministero delle Finanze della DNR ha comunicato che i cittadini possono in ogni momento cambiare le pensioni in rubli o hrivne nella stessa banca in cui hanno ricevuto il pagamento.
Donetsk, Zoja Oskolkova
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