Gli esperti tedeschi ritengono che le prospettive economiche dell'Unione Europea in Ucraina siano assai dubbie a causa dell'inaffidabilità delle autorità di Kiev. Non solo sono gli Stati Uniti a pestare i piedi all'Europa, ma anche la Cina. Pechino è interessata ai terreni agricoli della «Nezalezhnaya» (Ucraina Indipendente) e con il nuovo governo in Ucraina ha la possibilità, mai presentatasi prima, di mettere le mani sui terreni agricoli più fertili, diventandone proprietaria.
Un articolo su questo argomento è stato pubblicato nel quotidiano online «Notizie economiche tedesche» (Deutsche Wirtschafts Nachrichten) con il titolo «La Cina ha fregato l'Unione europea e compra l'intera Ucraina». Gli esperti sottolineano che mentre gli europei sono impegnati in campo della politica, cercando di influenzare il governo di Kiev, un'impresa praticamente impossibile e persa in partenza, gli altri paesi mettono le mani sull'economia ucraina.
L'interesse della Cina verso i terreni agricoli dell'Ucraina è stato chiaramente dichiarato due anni fa. Nell'autunno 2013 i mass media hanno riportato che il governo di Viktor Yanukovich, allora Presidente dell'Ucraina, ha dato in affitto al Consorzio di Produzione e Costruzione dello Xinjiang tre milioni di ettari di terreni agricoli per tre miliardi di dollari per un periodo di 50 anni. I terreni dovevano essere utilizzati per le colture agricole e l'allevamento di bestiame. Tuttavia, dopo il colpo di Stato le nuove autorità hanno tranquillamente accantonato il contratto.
Attualmente la vendita di terreni agricoli ucraini è vietata. Dopo il cambio del governo nel paese però la questione di abrogazione della moratoria sorge sempre più spesso. Molti esperti ritengono che la vendita di terreni ucraini sia solo una questione di tempo. Tanto più che una gran parte delle imprese statali sono state già offerte per la privatizzazione, e dopo la loro vendita le terre nere saranno l'unico patrimonio di Kiev.
L'interesse della Cina per i terreni ucraini è legato al fatto che Kiev è il più grande fornitore di grano alla Cina. E Pechino vorrebbe snellire il processo fare il coltivatore diretto sul territorio dell'Ucraina per conto proprio. Inoltre, Kiev potrebbe essere un socio del tutto inaffidabile. Alla fine del 2014, ad esempio, la China National Complete Engineering Corporation (CCEC) aveva accusato la parte ucraina di violazione del grafico delle consegne di grano nell'ambito del contratto firmato in precedenza.
Tuttavia, alcuni esperti ritengono che la Cina non abbia tante opportunità per rafforzare la propria posizione sul territorio ucraino. Anche Washington farà di tutto per impedirlo. Poiché pure la società statunitense Monsanto (una transnazionale impegnata nelle colture geneticamente modificate) ha bisogno di queste aree agrarie. Con molta probabilità gli Stati Uniti ben presto prendono questi terreni, eppoi completamente gratis: a saldo dei debiti ucraini nei loro confronti.
Inoltre, l'accessibilità alle infrastrutture di trasporto dell'Ucraina non è tra le migliori per la Cina, e a causa dei costi della logistica aumenteranno anche i costi di produzione. Soddisfare le proprie esigenze a spese di un paese come l'Ucraina non sarà così facile per la Cina. In generale però, dal punto di vista geopolitico, l'interesse cinese per l'Ucraina è del tutto possibile.
Berlino-Kiev-Pechino, Zoja Oskolkova
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