Da anni la società russa stava chiedendo al potere processi a catena contro funzionari pubblici corrotti, malversatori e tangentisti, con condanne esemplari. Sembra che sia finalmente giunta l'ora di dire «basta», perchè dare e prendere le tangenti in Russia ora non è solo pericoloso a causa della possibile scoperta, ma anche vergognoso. I cittadini russi non solo biasimano i funzionari corrotti, ma anche partecipano attivamente alla campagna anti-corruzione lanciata dalle autorità.
In questi giorni Ekaterinburgo ospita la seconda conferenza scientifica pan-russa con la partecipazione di ospiti stranieri «Problemi attuali del supporto scientifico della politica statale russa nel campo della lotta alla corruzione». In uno degli incontri pubblici è stato riferito che lo scorso anno circa 200 persone, che davano le tangenti per corrompere funzionari pubblici, si sono autodenunciate volontariamente, pentendosi dell'accaduto. Secondo le autorità, questo fa ipotizzare che in Russia la lotta alla corruzione viene condotta in modo sempre più efficace, e le persone coinvolte hanno rimorsi per un reato commesso.
Va ricordato che oltre al governatore della regione di Sakhalin Alexander Khoroshavin e il capo della Repubblica dei Komi Vyacheslav Gaiser, nel 2015 con l'accusa di tangenti, frode o altri reati di corruzione sono stati arrestati un gruppo cospicuo di funzionari, tra cui attuali ed ex vice governatori del Kuban' e degli Urali meridionali, delle provincie di Ivanovo, Omsk e Novgorod. Questi casi clamorosi è la prova più evidente che la campagna anti-corruzione nel paese diventa una regola.
Secondo i mass media russi, l'efficacia della lotta alla corruzione probabilmente sta nel fatto che nelle strutture di potere è stata istituita un'unità speciale incaricata di condurre l'epurazione delle élite regionali. Si tratta di una struttura segreta con poteri speciali, non subordinata nemmeno alle massime cariche con gradi del generale della giustizia all'interno del Comitato investigativo presso la Procura Generale russa. Gli inquirenti che ne fanno parte l'hanno già soprannominato per scherzo SMERSH, per analogia con il famoso servizio speciale di controspionaggio militare all'epoca di Stalin, che stava combattendo contro il nemico con i metodi duri, ma molto efficaci.
Per la prima volta nella storia della Russia sono stati arrestati governatori regionali in carica, ma la cosa principale è che nel mirino sono finiti tutti i membri di presunte organizzazioni criminali, i vertici della burocrazia. Centinaia di casi giudiziari meno clamorosi di alti funzionari, deputati, sindaci, che non sono sbattuti sulle prima pagine della cronaca nera nazionale, significano che il lavoro viene svolto in modo sistematico, e rimangono sempre meno gli intoccabili che sfuggono alle grinfie delle squadre speciali anticrimine.
Ekaterinburgo, Zoja Oskolkova
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