L'ex pope ortodosso, Alexander Cherneykin, che è stato recentemente protagonista di una lite per un parcheggio a Novosibirsk, durante la quale ha picchiato con un crocifisso il suo avversario, ha pagato per le sue azioni. L'uomo è stato portato in un commissariato di polizia subito dopo le riprese di uno show televisivo, il cui tema era appunto quella zuffa.

Ricordiamo, che Cherneykin (chiamato prima l'igumeno Feodosy) è diventato di nuovo protagonista di uno scandalo ai primi di aprile. In rete è spuntato un video in cui lui insieme ad un suo amico ha preso a botte un abitante locale. Inoltre, l'ex pope non sembrava per niente l'ex, portava la tonaca e il crocefisso ortodosso, il quale ha usato come un bastone per colpire la vittima. Come si è scoperto più tardi, il conflitto è scoppiato per un parcheggio.

L'incidente ha causato un vasto clamore pubblico, che è stato sfruttato dopo dai giornalisti televisivi russi. L'ex pope e il suo avversario sono stati invitati a partecipare al programma televisivo «Pust' govoryat» («Lasciamoli parlare»). Va notato che questo show televisivo si distingue per la sua presentazione espressiva. Di regola, i partecipanti alla discussione parlano con una spregiudicatezza eccessiva e a volte addirittura passano dalle parole alle azioni.

Questa volta, però, tutto è andato bene. I protagonisti hanno presentato la propria versione dell'accaduto e alla fine si sono abbracciati. Tuttavia, dopo il programma Cherneykin è stato portato nel commissariato di polizia locale. Il conduttore dello show Andrey Malakhov ha detto che tali conseguenze non sono previsti dal copione del programma. Come si è saputo, l'ex pope è stato accusato di teppismo e poi rilasciato.

C'è da aggiungere che dal 2005 l'igumeno Feodosy è stato sospeso a divinis, la decisione approvata dal Patriarca Kirill in persona per numerose violazioni del codice di condotta ecclesiastica. In particolare, Cherneykin ha partecipato alla campagna elettorale di uno dei deputati, nonché ha diffuso nei mass media appelli, invocando uno scisma in seno alla chiesa.

Mosca, Zoja Oskolkova

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