Ruslan Sokolovskij, abitante di Ekaterinburg, è stato condannato dal tribunale locale a due mesi di reclusione. Gli è stata imputata l'accusa per l'articolo «Incitamento all'odio e all'ostilità, e avvilimento della dignità umana». Sui mass media, fino a questi ultimi giorni si era data notizia che l'unico motivo dell'arresto fosse stata la caccia ai Pokémon nella Cattedrale sul Sangue. L'andamento del gioco a Pokémon Go nel luogo di culto era stato filmato e caricato in rete.
Il giovane l'ha fatto in segno di protesta contro qualsivoglia responsabilità per atti del genere. «Per me è un delirio assoluto. Chi mai si può offendere camminando con uno smartphone in chiesa?» ‒ si chiede nel video il blogger. Per altro, sulla sua pagina in Internet ci sono altri video che, secondo un'indagine effettuata dagli specialisti, conterrebbero elementi di incitamento all'odio e all'ostilità, e di avvilimento della dignità umana.
Nel contempo, altri utenti della rete ritengono che l'arresto del giovane non sia legato al solo fatto della caccia ai Pokémon. Sokolovskij, oltre al resto, pubblicava un analogo russo della famosa rivista francese Charlie Hebdo, alla cui produzione e diffusione in Russia Ruslan si era dato su scala industriale.
Secondo quanto scrivono gli altri blogger, il primo articolo della pubblicazione sarebbe dedicato a oltraggiare il passato sovietico e la Russia, mentre i successivi materiali ad attaccare sistematicamente il capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov, la Cecenia e l'intervento russo in Siria. «E di seguito critiche a Putin, ai russi ottusi e gaudenti per la Crimea, per il giogo petrolifero e per tutto il mondo civilizzato contro di noi. E poi attacchi alla religione e alla chiesa ortodossa, ma più in forma di derisione, appelli all'aumento del numero dei gay e dei childfree, con varianti di fucilare tutta la gente superflua e altre delizie si questo tipo. Ecco il genere di rivista che ne è venuto fuori».
In seguito, nella storia di Ruslan Sokolovskij, che sarebbe stato arrestato unicamente per la caccia ai Pokémon nella Cattedrale sul Sangue, si sono scoperti altri dettagli degni di nota. In particolare è venuto fuori che poco prima dell'arresto il giovane aveva chiesto asilo politico ad alcuni paesi contemporaneamente.
Ekaterinburg, Ignat Bakin
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