Il tribunale regionale di Chabarovsk ha emesso una sentenza di condanna per uno degli accusati del processo per aver trasportato mezza tonnellata di caviale nero dentro una bara su un catafalco. L'uomo si è dichiarato colpevole di trasporto illegale di risorse ittiche biologiche derivate inserite nel Registro delle specie protette e in via di estinzione della Federazione Russa.
Come aveva scritto in precedenza Ndnews.it, nell'ottobre dello scorso anno un'automobile delle pompe funebri era stata fermata dalla polizia stradale per eccesso di velocità. L'autista e il suo compare avevano spiegato che stavano trasportando il cadavere di una donna. Nel corso del controllo è risultato che la defunta nell'abitacolo non c'era e che la bara sotto il coperchio era piena di confezioni di caviale nero. Altre scatolette della délicatesse erano nascoste in dei sacchetti coperti dalle corone funebri. In seguito, tutto il caviale sequestrato è stato distrutto, schiacciato da un bulldozer.
Uno degli imputati è stato condannato a tre anni di reclusione con la condizionale con un periodo di prova. Il colpevole deve inoltre pagare una multa di 60 mila euro.
Nella nota della procura locale si evidenzia come l'imputato abbia collaborato attivamente all'indagine, abbia portato delle prove dettagliate e non abbia provato a sottrarsi alla responsabilità penale.
Altri sei membri della banda dei contrabbandieri di caviale sono in attesa della sentenza del tribunale.
Chabarovsk, Zoja Oskolkova
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