Un'abitante della regione di Mosca di 50 anni dovrà passare tre anni e mezzo in carcere per tentato omicidio di un tecnico cordista. La donna ha tagliato la fune sulla quale stava sospeso l'uomo, pensando a questo modo di far tornare nitide le immagini sullo schermo del suo televisore.
Da quello che è emerso dalle indagini, Ljudmila Fadeeva si trovava nel suo appartamento, mentre un tecnico cordista stava svolgendo dei lavori di ristrutturazione della facciata del palazzo. La donna ha ritenuto che a causa dell'intervento degli operai il suo televisore non si vedesse più bene. Per rimediare all'inconveniente, la telespettatrice è uscita sul balcone del suo appartamento all'ottavo piano e con un coltello da cucina ha tagliato la corda che sosteneva il tecnico. Di conseguenza l'operaio è volato giù, anche se per fortuna la sua caduta non è finita in tragedia poiché al livello del primo piano è scattata la fune di sicurezza.
Ricordiamo che pure un anno fa a Voronež era stato condannato un telespettatore aggressivo che aveva sparato con un'arma da fuoco su un'automobile con delle persone a bordo. All'uomo era sembrato che il motore acceso della macchina fosse di disturbo alla ricezione del segnale televisivo. Il pistolero venne condannato a sei anni di carcere duro.
Da notare che in Russia negli ultimi due anni si erano già verificati dei casi in cui inquilini aggressivi di palazzi residenziali avessero tagliato le funi di tecnici cordisti, augurandosi la loro morte. Per esempio, l'anno scorso a Ufa fu emessa una sentenza nei confronti di un uomo di 34 anni che aveva tagliato la fune di sicurezza di un operaio che stava ristrutturando la facciata del palazzo. L'inquilino asserì che il tecnico non lo lasciasse riposare. L'operaio non morì, ma, dopo aver trascorso due settimane in ospedale, la sua salute rimase parzialmente compromessa. Šajmardanov, questo il nome del delinquente, è stato condannato a sei anni di carcere duro.
Un simile atto di giustizia sommaria nei confronti di un tecnico cordista è accaduto anche nella regione di Leningrado. In quel caso venne avviato un procedimento penale nei confronti di una donna di 68 anni di Vyborg. Come si venne poi a sapere, la vittima del boicottaggio della pensionata aggressiva, Andrej Sobolev, si stava calando con una fune nella finestra della sua innamorata. La coppia aveva un bambino di tre anni anche se vivevano in appartamenti diversi. Il giorno della tragedia Andrej, preso da un raptus di gelosia, decise di controllare se qualche corteggiatore non fosse venuto dalla sua ragazza. La vicina megera tagliò la fune e l'innamorato geloso si sfracellò sull'asfalto cadendo dall'ottavo piano, dopodiché venne subito portato in rianimazione con fratture multiple.
Mosca, Zoja Oskolkova
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