La procura della regione di Volgograd sta facendo una verifica delle informazioni secondo le quali una donna di 51 anni, Irina Vasil'eva, da più di dieci anni insieme al marito mangerebbero cani e gatti randagi.
In precedenza in Internet era comparsa la notizia dello sterminio di cani e gatti randagi da parte di una coppia di Volgograd a scopo alimentare. Attualmente alla procura è in corso una verifica delle informazioni segnalate dalle forze di polizia. Se dalla verifica risultasse che tali informazioni hanno fondamento, verranno presi provvedimenti immediati da parte della procura, si dice sul sito dell'ente.
Sulla famiglia che si nutre di animali randagi è stata mandata in onda perfino una trasmissione televisiva: un'abitante di Volgograd e suo marito nel corso di dieci anni hanno catturato per strada gatti e cani, li hanno uccisi e cucinati nella loro cucina. La protagonista della storia ha dichiarato che questo è l'unico modo per sfamare la famiglia e per curare l'amato consorte da una grave malattia. Tra l'altro, i vicini di Irina sarebbero pronti a farsi giustizia da soli perché oltre agli animali randagi hanno cominciato a sparire anche i loro beniamini domestici.
Secondo i dati in possesso degli attivisti per i diritti civili, non si tratta certo dell'unico caso in città. Gli organizzatori del ricovero per gatti e cani dicono che più di una volta si sono rivolti a loro gli addetti della ditta per la cattura di animali randagi con la proposta di prendersi i cani per farne carne. «Loro li vendono a degli individui che mangiano tranquillamente carne di cane. Una parte degli animali viene smerciata nella nostra città come pellicciame. È un vero e proprio business a flusso continuo» ‒ dichiarano gli animalisti.
Ricordiamo che nei giorni scorsi in 80 città della Federazione Russa si sono svolti meeting contro il maltrattamento degli animali, dopo che due scolare di Chabarovsk sono state beccate a seviziare cani e gatti, tanto più che i video delle loro imprese le due torturatrici li avevano postati in Internet. Gli animalisti hanno reclamato di inasprire le pene per chi maltratta gli animali, nello specifico di prevedere per loro la detenzione fino a 8 anni e di abbassare la responsabilità penale a 14 anni. Da parte sua, il presidente della Russia Vladimir Putin ha affermato di appoggiare chi si batte contro i maltrattamenti degli animali e ha concesso la possibilità di inasprire le pene per siffatti reati.
Volgograd, Zoja Oskolkova
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