La Corte federale dello stato di Washington ha emesso una sentenza di condanna per il cittadino russo Roman Seleznëv. Il figlio del deputato della Duma di stato della Russia Valerij Seleznëv è stato arrestato con l'accusa di frode informatica nel 2014. Dopo tre anni ha riconosciuto la sua colpa ed è stato condannato a 27 anni di detenzione. All'ambasciata russa negli USA hanno dichiarato che il cittadino russo è stato di fatto rapito dai servizi speciali americani.
Roman Seleznëv è stato fermato nel luglio del 2014 all'aeroporto internazionale di Malé, la capitale della Repubblica delle Maldive, dove era arrivato in vacanza. Il russo è poi stato fatto salire su un aereo di una compagnia privata e portato sull'isola di Guam. Secondo i dati della procura degli USA Seleznëv avrebbe agito in rete con lo pseudonimo «Track 2», violando i siti di alcuni enti americani, rubando i dati di 3 milioni di carte di credito. In tutto avrebbe causato danni per 170 milioni di dollari, guadagnandone circa 17 milioni.
Il 19 aprile 2017 Seleznëv ha confessato la sua colpa e ha chiesto perdono per le proprie azioni. Tutto questo tempo l'ha trascorso in un carcere preventivo federale. La procura degli USA ha chiesto per il russo 30 anni di detenzione. In seguito la Corte federale dello stato di Washington a Seattle ha condannato Roman Seleznëv a 27 anni di prigione.
All'ambasciata della Federazione russa hanno dichiarato che l'arresto del russo alle Maldive è avvenuto illegalmente. «Consideriamo l'arresto di Seleznëv illegale e di fatto un rapimento di un cittadino russo nel territorio di un paese terzo» – ha riferito l'addetto stampa della missione diplomatica russa Nikolaj Lachonin.
Ricordiamo che il deputato della Duma di stato della Federazione russa Valerij Seleznëv subito dopo l'arresto del figlio aveva dichiarato che Roman era stato rapito. A loro volta le autorità americane avevano respinto tali accuse, considerando l'estradizione di Seleznëv in Russia impossibile, poiché era considerato come uno dei maggiori fornitori a livello mondiale di dati rubati delle carte di credito.
Nel frattempo in Spagna di sta decidendo la sorte di un altro cittadino russo accusato dagli USA di crimini informatici. Si tratta del programmatore Pëtr Levašov, soprannominato dai media «Re dello spam». La Procura degli USA ha accusato il russo e le autorità statunitensi stanno cercando di ottenere l'estradizione di Levašov dalla Spagna negli States.
Ricordiamo che il programmatore è stato fermato il 7 aprile a Barcellona. L'ordine di arresto di Levašov è stato emesso dalle autorità americane per neutralizzare il botnet Kelihos, una rete di decine di migliaia di computer infettati da un virus che genera e diffonde e-mail indesiderate.
Seattle, Zoja Oskolkova
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