Negli Urali meridionali nella cittadina di Miass un alunno ha aggredito i propri genitori con un coltello. Di conseguenza, la madre è morta e il padre è ricoverato in terapia intensiva.
Secondo la polizia, il procedimento penale è stato avviato contro un ragazzo 15enne sospettato di omicidio e tentato omicidio. L'adolescente nella foga dell'aggressione, scaturita da una lite, ha sferrato numerose coltellate alla madre, colpendola più volte al collo ed al torace. La donna è morta sul colpo per le lesioni interne riportate.
Poi il ragazzo si è scagliato anche contro il padre che in quel momento era tornato in casa. Dopo aver lasciato i corpi insangiunati dei genitori, l'adolescente è andato verso il fiume, dove ha cercato di annegarsi, ma è finito in acque basse. Dopodiché si è consegnato alla centrale della polizia. Il padre del ragazzo è in terapia intensiva.
Secondo gli inquirenti, il ragazzo aveva sempre avuto il massimo dei voti a scuola. Tuttavia, secondo le prime informazioni, trascorreva molto tempo davanti al computer giocando a World of Warcraft e Grand Theft Auto. Negli ultimi tempi i genitori avevano cercato di limitare il tempo delle giocate, per costringerlo a studiare e fare i compiti. Al momento non è esclusa l'ipotesi che proprio questo potrebbe essere stata la causa della tragedia.
Ora il tribunale deciderà il destino del gamer. La responsabilità penale in Russia è applicabile a partire dall'età di 14 anni. Per cui è molto probabile che, data la brutalità del delitto, l'alunno sarà giudicato con tutti i rigori della legge.
Čeljabinsk, Victor Eliseev
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