Il vicepresidente degli Usa Joseph Biden ha pressato il leader ucraino Petro Porošenko affinchè si sbrighi di attuare le riforme politiche ed economiche. Secondo lui, nell'Unione Europea sarebbero infatti propensi a togliere le sanzioni contro la Russia. Gli americani sarebbero a conoscenza di almeno cinque paesi che vorrebbero eliminare i provvedimenti restrittivi.
Biden ha sottolineato che dall'inizio della crisi ucraina lui perde circa due-tre ore alla settimana per conversazioni telefoniche con la dirigenza dell'Ucraina, con l'intento di convincerli una volta per tutte a mettere in atto le riforme. Il vicepresidente statunitense parla inoltre con i leader dei paesi membri dell'UE, facendo pressione in particolare su Germania, Francia e Italia affinché mantengano le sanzioni antirusse.
Dopo l'incontro con Porošenko all'ONU, Biden ha dichiarato: «Sappiamo che se daranno un pretesto all'Unione Europea, ci sono come minimo cinque paesi pronti a dire «noi vogliamo uscire» dalle sanzioni contro Mosca». A quanto pare, nell'Unione Europea non tutti hanno voglia di schierarsi per l'Ucraina.
«L'atteggiamento che prevale in Europa è: «Ehi, prima che cambiasse il presidente l'Ucraina apparteneva alla Russia, la quale aveva là le sue marionette. Che differenza fa, che diavolo di differenza fa, perché ci obbligate a partecipare a queste sanzioni» ‒ ha detto il vicepresidente degli Usa.
Nei giorni scorsi il presidente di Cipro Nikos Anastasiadis ha invitato a togliere le sanzioni antirusse, sottolineando che esse non agevolano la risoluzione dei problemi nei rapporti tra Bruxelles e Mosca. In precedenza, il Consiglio dell'Unione Eeuropea aveva prorogato fino al 15 marzo 2017 le misure restrittive nei confronti di una serie di cittadini e di società della Federazione Russa e dell'Ucraina. Parallelamente, fino al 31 gennaio 2017 restano in vigore le restrizioni introdotte dall'UE nei confronti di determinati settori dell'economia russa e fino al 15 marzo 2017 le sanzioni contro la Crimea.
Da sottolineare che in margine alla 71ª sessione dell'Assemblea generale dell'ONU a New York Biden non solo ha messo in guardia il presidente dell'Ucraina sulle possibili conseguenze del tirarla troppo per le lunghe con le riforme, ma, a conclusione delle trattative, ha confermato la disponibilità di Washington a concedere a Kiev nuove garanzie creditizie per un miliardo di dollari.
Washington, Zoja Oskolkova
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