I ricercatori dell'Istituto per il monitoraggio climatico e ambientale di Tomsk hanno inventato un registratore geofisico con l'ausilio del quale si possono pronosticare terremoti, stimare la pericolosità sismica del territorio e perfino stabilire la posizione del nucleo terrestre.
L'apparato si presenta come una valigetta dal peso di circa tre chili. Esso è stato elaborato per la misurazione dei campi elettromagnetici emanati dalla Terra. L'apparecchio ha un ampio spettro d'impiego: dalla ricerca di giacimenti fino al monitoraggio dei processi geologici pericolosi.
Per molti parametri l'apparecchio supera i suoi analoghi occidentali: è compatto, può prevedere un terremoto con alcuni giorni di anticipo e si distingue anche per la sua elevata precisione. Il congegno di Tomsk può anche essere predisposto per il monitoraggio ininterrotto. Non appena iniziano le deformazioni della crosta terrestre che si verificano prima di un terremoto, le emanazioni cambiano d'intensità e gli apparecchi lo registrano.
Al momento il registratore viene utilizzato nel sistema di monitoraggio della conduttura principale del gas in Siberia, che si trova parzialmente in una zona a rischio di frane. Il sistema prevede i movimenti delle frane e in quel caso i tecnici del gasdotto o interrompono il trasporto del combustibile o lo deviano sulle linee di riserva.
Secondo gli scienziati, l'apparecchio può essere anche d'aiuto negli studi sulla crosta terrestre; ad esempio, se si posizionano 15 apparati lungo l'emisfero australe, si potrà perfino seguire la traiettoria del movimento del nucleo terrestre. Per ora essa è determinata dagli scienziati solo in relazione al suo movimento, con il metodo delle osservazioni sismologiche.
Tomsk, Ekaterina Rudnik
© 2016, «New Day – Italia»