In Russia è stato creato un robot da ricognizione destinato al monitoraggio delle frontiere di stato e delle zone costiere.
L'apparecchio marino robotizzato potrà funzionare per alcuni giorni alla distanza di più di 100 km da riva, hanno raccontato le fonti nel complesso bellico-industriale russo.
Il robot è in grado in regime automatico di seguire un percorso precedentemente tracciato e mettersi in contatto da solo con i sottomarini, le navi in superficie e le postazioni costiere. Inoltre, il sistema è dotato di mezzi di comunicazione e di radiolocalizzazione all'avanguardia e può monitorare da solo gli obiettivi e trasmettere tutte le informazioni su di essi.
Si noti che non si tratta del primo robot russo di cui si è avuta notizia recentemente. All'inizio di ottobre il vicepremier Dmitrij Rogozin aveva pubblicato delle informazioni sul robot antropoide Fedor, capace di fare esercizi fisici, di utilizzare strumenti e anche di guidare un'automobile. In prospettiva si prevede di adattare Fedor perché possa operare nello spazio.
In precedenza, il Centro scientifico di ricerca e sperimentazione di robotica del ministero della Difesa aveva reso conto della progettazione di un robot chiamato «Specialista», una sorta di fuoristrada cingolato leggero con una struttura antropomorfa con pseudo braccia, testa e busto. Questo robot è in grado di disinnescare mine e proiettili non esplosi, di effettuare riparazioni in condizioni di pericolo di vita e, in prospettiva, di portar via i feriti dal campo di battaglia.
Mosca, Zoja Oskolkova
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