Gli ingegneri russi hanno raccontato che la prima sonda spaziale creata con soldi popolari verrà lanciata sulla Luna nel 2019. Il satellite andrà nello spazio per verificare la cosiddetta teoria del «complotto lunare».
L'idea della creazione di un microsatellite da inviare sulla Luna per acquisire immagini di alta qualità della sua superficie, compresi i luoghi d'allunaggio della spedizione del programma Apollo, per la prima volta è stata annunciata nell'ottobre dell'anno scorso. Il programma ha avuto un grande successo di pubblico e in tre anni l'équipe ha raccolto più di 15 mila euro.
Il progetto è del tutto su base volontaria, e gli ingegneri che vi partecipano ci lavorano soltanto nel tempo libero. Secondo il progettista della sonda spaziale, che oggi è pronta al 70%, non è ancora stata definita la tempistica precisa del suo lancio.
Per la sonda lunare verrà utilizzato un propulsore a razzo russo. Per acquisire immagini ad alta definizione i progettisti prevedono di usare un telescopio ottico e una videocamera. Ogni pixel nelle immagini del satellite «popolare» corrisponderà a 25 centimetri di superficie lunare. Attualmente la massa del satellite la si è riusciti a ridurre a 100 kg.
Ricordiamo che quella del «complotto lunare» è una teoria basata sull'affermazione che ai tempi della «corsa alla Luna», nel corso del programma spaziale americano Apollo (1969-1972), non ci fu nessuno sbarco di uomini sulla Luna e che le fotografie, le riprese cinematografiche e gli altri materiali documentali delle spedizioni lunare furono falsificati dal governo degli USA.
Mosca, Zoja Oskolkova
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