L'operazione di fusione tra il provider Tiscali e l'operatore WiMAX-Aria nel mercato delle telecomunicazioni in Italia ha sollevato timori di politici italiani. Il partner principale sarà il gruppo finanziario russo Otrkritie (Invenzione), che di conseguenza diventerà il più grande azionista della società incorporata.
Come si è saputo, Otrkritie tramite il fondo Otkritie Disciplined Equity Fund acquisterà azioni di Tiscali per un importo di 42 milioni di euro, ricevendo in cambio il 22% della società incorporata. Inoltre, gli attuali azionisti di Aria in cambio delle loro azioni riceveranno un'ulteriore quota del 18% di Tiscali. In questo modo Otrkritie insieme ai suoi soci possederanno il 40,8% delle azioni della società incorporata, che servirà 700 mila clienti in tutta l'Italia.
Questa operazione ha già destato preoccupazione di alcuni politici italiani. Il presidente del Comitato finanziario della Camera bassa del Parlamento italiano, Daniele Capezzone, ha definito «assolutamente incomprensibile» la situazione, quando una grande azienda di telecomunicazioni andrà a finire sotto il controllo dei russi. Capezzone ha ricordato che Tiscali ha recentemente vinto l'appalto per la costruzione della rete per la società pubblica Consip, che rende questo provider strategicamente importante.
Tuttavia, il gruppo finanziario russo ha spiegato che la società non diventerà azionista di Tiscali. Otrkritie gestisce solo il fondo costituito dai mezzi di investitori privati. Questo fondo a seguito dell'operazione possederà il pacchetto azionario del provider.
Roma-Mosca, Sergej Komarov
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