Uno degli anziani di Viimsi, un comune rurale dell'Estonia settentrionale, ha detto che il paese non rischia il terrorismo. Poichè il basso tenore di vita e le condizioni climatiche severe nello stato non sono attraenti per gli estremisti.
Secondo il membro del consiglio parrocchiale, Oliver Liydemann, in Estonia il pericolo degli attacchi terroristici non è cosi grave, come in molti altri paesi europei, grazie alla povertà della popolazione e al clima freddo. «Quei rifugiati che soggiornano ora da noi per la maggior parte sono tranquilli» – ha detto il funzionario.
Liydemann ha aggiunto: «Anche se questo suona un po' strano, per adesso è positivo che il nostro paese abbia un basso livello di protezione sociale, gli stipendi e le pensioni da fame. I profughi non vogliono venire da noi, desiderano le condizioni di vita più favorevoli. Inoltre, dalla nostra parte è anche il nostro clima. La nostra salvezza è che siamo poveri e da noi fa freddo! Nel confronto con il nostro paese, la Finlandia ha il clima più rigido, ma le condizioni di vita migliori. La nostra ancora della salvezza è la povertà. Ma nonostante il fatto che i pasticci siano stati combinati dall'Europa e dagli Stati Uniti, ora tutti devono sbrogliare questa matassa».
Tuttavia, il funzionario ha sottolineato che anche gli estoni non possono sentirsi completamente sicuri, perché il paese non ha confini ben definiti con gli altri stati confinanti. «Ho controllato personalmente il confine con la Lettonia, lì c'è una foresta e non si sa nel bosco del quale paese ti trovi, – ha detto Liydemann. – Ai confini con la Russia la situazione è la stessa. Se qualcuno vuole passare inosservato, lo farà senza problemi».
Tallinn, Zoja Oskolkova
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