Pubblicazioni del 02/01/16 (Archivio)

La TV polacca manda in onda l'intervista del ministro della Cultura della Federazione Russa Vladimir Medinskij / Scoppia uno scandalo in diretta
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La TV polacca manda in onda l'intervista del ministro della Cultura della Federazione Russa Vladimir Medinskij Scoppia uno scandalo in diretta

Producer del canale televisivo polacco TVP, Marek Czunkiewicz, si è sentito in dovere di presentare le proprie scuse al Ministro della Cultura della Federazione Russa, Vladimir Medinskij, per il comportamento indecente di una delle sue colleghe-giornaliste.

Durante il famoso programma tv «Studio Wschód» Maria Przełomiec ha intervistato Medinskij. L'argomento principale della conversazione era la profanazione e la demolizione dei monumenti ai caduti sovietici in Polonia, nonché i piani di demolire un memoriale sovietico dedicato al generale Ivan Chernyakhovsky.

«Con cimiteri è tutto chiaro, devono essere rispettati. Per quanto riguarda i monumenti però – perché la Russia non riesce a capire che essi non rappresentano per i polacchi liberatori, ma il potere che gli è stato imposto?» – ha chiesto la conduttrice a Medinskij. «Temo che se non ci fossero stati quei 600 mila soldati sovietici caduti per la libertà della Polonia, oggi non ci sarebbero stata né la Polonia, né i polacchi stessi [come popolo]. La Germania non prevedeva l'esistenza dello Stato e del popolo polacchi» – ha risposto il ministro.

«Cosa Lei può dire circa il monumento al generale [Chernyakhovsky] che ha ucciso i capi dell'Armia Krajowa (l'esercito clandestino polacco antisovietico all'epoca della Seconda Guerra Mondiale)?» – ha fatto l'altra domanda Przełomiec. «Non ha mai ucciso nessuno dei capi dell'Armia Krajowa» – ha ribattuto Medinskij. «Ma ha ucciso mio nonno!» – ha esclamato la presentatrice. «Con un colpo di pistola?» – ha chiesto il capo del Ministero della Cultura. «No, l'ha fatto arrestare nel villaggio di Bedniki. Purtroppo, signor Ministro, il nostro tempo sta volgendo al termine» – ha risposto la giornalista. Medinskij ha aggiunto che il generale Chernyakhovsky non ha mai dato ordine di sparare sui leader dell'Armia Krajowa, tuttavia, Przełomiec non ha ascoltato fino alla fine i suoi cenni storici.

Inoltre, la presentatrice ha rimproverato al ministro che a Smolensk non è ancora stato eretto un monumento alle vittime del disastro aereo, in cui nel 2010 sono morti il presidente polacco Lech Kaczynski e altri funzionari di alto livello del paese. Medinskij ha spiegato che nell'aprile scorso il suo dipartimento ha inviato una lettera ai colleghi polacchi, in cui ha proposto di discutere la questione, ma non ha ricevuto alcuna risposta.

Da notare che durante l'intervista era stata eseguita la votazione del pubblico, secondo l'esito della quale, l'80% dei polacchi ha sostenuto il ministro russo.

C'è da aggiungere che negli ultimi tempi non si placano i dibattiti sui monumenti sovietici e russi installati in Polonia, che subiscono continui atti vandalici. Nonostante le proteste ufficiali da parte della Federazione Russa, le autorità polacche non si affrettano a cercare e punire i colpevoli.

Dopo il programma si è scoperto che il nonno della giornalista polacca Maria Przełomiec è deceduto 6 anni dopo la tragica morte del generale sovietico Ivan Chernyakhovsky.

La direzione del canale televisivo TVP, dopo essere stata informata delle scuse del sensibile e coscienzioso produttore Marek Czunkiewicz, ha liquidato l'intera faccenda, bollandola come «iniziativa privata».

Czunkiewicz è stato licenziato in tronco.

Gli è stato offerto un posto di lavoro nel «Centro russo-polacco per il dialogo e la concordia».

Varsavia, Ekaterina Rudnik

© 2016, «New Day – Italia»

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