I valichi di frontiera russo-finlandesi saranno temporaneamente chiusi ai profughi su richiesta delle autorità della Finlandia. L'annuncio è stato dato dal presidente russo Vladimir Putin dopo la conclusione dei negoziati con il suo collega finlandese Sauli Väinämö Niinistö.
Negli ultimi tempi al confine russo-finlandese si è creata una situazione tesa: profughi provenienti dal Medio Oriente tentano di entrare in Finlandia dal territorio russo. Per questo motivo le autorità finlandesi hanno intensificato il processo negoziale con il governo della Federazione Russa.
I finlandesi non negano che la stragrande maggioranza dei migranti dal Medio Oriente usa il loro paese come terra di passaggio per raggiungere la Svezia. Tuttavia rimproverano alla Russia scarsi controlli alla frontiera con stati-membri dell'Unione Europea. In parole povere, secondo in finlandesi, i russi fanno passare sul loro territorio tutti quanti, pur di farli lasciare il proprio paese, incanalando i flussi migratori verso la Finlandia e la Norvegia.
Lo scorso gennaio il premier finlandese Juha Sipilä ha incontrato il suo collega russo Dmitrij Medvedev per discutere questo problema. Qualche giorno fa il presidente finlandese Sauli Väinämö Niinistö è venuto appositamente a Mosca per affrontare lo stesso argomento con il presidente russo Vladimir Putin.
In seguito ai negoziati bilaterali Putin ha dichiarato di aver raggiunto un accordo sull'applicazione delle restrizioni temporanee per il passaggio dei migranti nei due valichi di frontiera russo-finlandesi, Salla e Lotta, locate nella parte settentrionale del confine bilaterale (in Laplandia). Il Presidente russo ha posto l'accento sul fatto che la chiusura dei valichi di frontiera riguarderà soltanto cittadini dei paesi terzi, mentre la libera circolazione rimarrà invariata per i cittadini russi e bielorussi, poiché la Bielorussia fa parte dell'Unione tra Russia e Bielorussia.
Mosca – Helsinki, Zoja Oskolkova
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