La dirigenza dell'aviazione austriaca ha chiesto di vietare alla compagnia aerea russa «Pobeda» di vendere biglietti per Vienna in quanto la compagnia non sarebbe in possesso delle relative autorizzazioni. Secondo gli esperti, la situazione è piuttosto ambigua, ma difficilmente porterà alla cancellazione dei voli.
Si è venuto a sapere che il ministero dei Trasporti austriaco ha chiesto alle autorità russe di vietare alla compagnia aerea «Pobeda» (vettore low cost di «Aeroflot») di vendere biglietti per la tratta Mosca-Vienna. I funzionari dell'aviazione civile austriaca lamentano che il vettore aereo non ha diritto a effettuare questi voli. Tale atteggiamento violerebbe gli accordi bilaterali siglati nell'accordo tra i governi nel campo delle comunicazioni aeree. Il fatto è che le quote della tratta Mosca-Vienna sono ripartite tra «Aeroflot» e «Rossija», la sua altra compagnia affiliata.
Nel frattempo alla «Pobeda» hanno fatto sapere che la compagnia aerea non effettua voli diretti su Vienna, ma si limita a vendere per la tratta Mosca-Vienna il biglietto unico Fly&Bus (aereo + pullman), che prevede il volo a Bratislava, in Slovacchia, e il successivo trasferimento in pullman fino alla Stazione centrale dei treni di Vienna. La tratta è stata inaugurata alla fine dell'anno scorso.
Gli esperti sono comunque convinti che «Pobeda» non stia violando gli accordi bilaterali con l'Austria, poiché vola a Bratislava, in Slovacchia, e la tratta in autobus fino a Vienna è effettuata da una compagnia esterna. La compagnia russa, ad esempio, vende anche biglietti Fly&Bus sulla tratta Mosca-Milano, ma non c'è stato alcun reclamo da parte delle autorità dell'aviazione italiana.
È possibile che il conflitto si risolva se «Pobeda» toglierà dal suo sistema di vendita la menzione di Vienna come punto di destinazione finale dei suoi voli.
Mosca-Vienna, Ekaterina Rudnik
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