I residenti della Repubblica Cecena, che fa parte della Federazione Russa, in possesso della cittadinanza russa, sono stati arrestati al confine lituano-lettone. Secondo le guardia di frontiera della Lituania, i ceceni avevano tentato di portare illegalmente nel paese alcuni clandestini provenienti dal Vietnam. Ora i trasgressori rischiano sei anni di carcere.
Gli immigrati clandestini sono stati scoperti durante un'operazione speciale condotta dalle guardie di frontiera lituane. Il servizio di sicurezza stava controllando selettivamente persone e veicoli. Al fine di determinare se nelle vetture vi sarebbero nascosti immigrati clandestini sono stati utilizzati i dispositivi per la misurazione della frequenza cardiaca.
Nei pressi del villaggio Smeline il personale della guardia di frontiera ha fermato due vetture BMW 530 e Skoda Octavia con targhe austriache, arrivate dalla Lettonia. Al volante c'erano ceceni con i documenti austriaci, i quali, pur risultando originali, erano intestati ad altre persone.
Nelle auto c'erano otto cittadini vietnamiti senza visti Schengen. Sette uomini e una donna di età compresa tra i 18 ed i 25 anni sono stati consegnati in Lettonia, nel paese da cui sono stati portati in Lituania come immigrati illegali.
Ricordiamo, che Lettonia e Lituania hanno aperto le loro frontiere ai cittadini dell'area Schengen il 30 marzo 2008, avendo abolito il controllo dei passaporti e il controllo doganale alle frontiere. Ora, però, a causa del flusso di immigrati clandestini provenienti da Siria ed Iraq, molti paesi europei applicano ulteriori misure di sicurezza per proteggere i loro confini.
Vilnius, Zoja Oskolkova
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