Volontari nazionalisti filogovernativi ucraini che combattono miliziani indipendentisti nel Donbass, hanno chiesto decine di milioni di dollari di riscatto al legittimo proprietario, il Westfries Museum in Olanda, per la restituzione dei quadri rubati nel 2005.
Lo ha reso noto il quotidiano olandese De Telegraaf.
I 24 quadri ora sono in mano ai volontari-nazionalisti filogovernativi ucraini, che hanno fornito le prove ai critici d'arte olandese, senza comunicare i particolari delle circostanze in cui sono entrati in possesso delle opere d'arte trafugate.
Direttore del museo olandese Westfries Museum chiede agli ucraini la restiotuzione delle opere darte rubate
Il direttore del museo olandese Ad Geerdink ha accusato l'elite politica ucraina di favoreggiamento ai trafficanti delle opere d'arte rubate: "La nostra collezione ora è in mano ai funzionari corrotti che appartengono all'elite politica ucraina. Si rifiutano di restituire i quadri e vogliono una sola cosa: arricchimento loro personale a scapito del nostro patrimonio culturale».
Gli olandesi puntano il dito contro lex capo del Servizio di Sicurezza Ucraino (SBU) Nalivaicenko e il eader ultranzionalista ucraino Tiagnibok
Il rappresentante legale del museo olandese, Arthur Brand, ha precisato che nella storia delle opere d'arte trafugate sono coinvolti l'ex capo del Servizio di Sicurezza Ucraino (SBU) Valentin Nalivaicenko e il leader del partito ultranazionalista ucraino «Svoboda» (Libertà) Oleg Tiagnibok.
Il leader nazionalista ucraino Tiagnibok propone agli olandesi esporre i ritratti dei collaborazionisti dei nazisti
Quest'ultimo in modo beffardo ha proposto ai rappresentanti del museo olandese di esporre altri quadri, i ritratti dei leader dei nazionalisti ucraini, collaborazionisti dei nazi-fascisti durante la Seconda guerra mondiali, Roman Šuhevic e Stepan Bandera.
Utrecht, Vsevolod Gnetii
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