I mass media kazaki hanno pubblicato una storia incredibile di una banda specializzata, che produceva i pelmeni (specie di tortellini) fatti in casa con l'utilizzo del lavoro degli schiavi. Come «esca» per i potenziali schiavi sono state utilizzate due ragazze.
L'esperienza di uno «schiavo di pelmeni», ha raccontato a un giornale locale un giovane uomo di nome Ruslan, reduce di un periodo di privazione della libertà personale. Una sera il ragazzo con un suo amico sono andati in un locale notturno, dove hanno incontrato due ragazze molto carine. Le bellezze hanno offerto ai ragazzi di trascorrere una piacevole serata a casa loro. Su un'auto di lusso le seduttrici hanno portato i giovani nel loro appartamento, dove li aspettavano tre uomini robusti.
Loro hanno spiegato agli ospiti che hanno fatto avances alle loro ragazze. Tuttavia, i presunti «fidanzati ufficiali» hanno promesso di perdonare i malcapitati ragazzi, a patto che loro facessero quattrocento confezioni di pelmeni (tortellini) ciascuno. I giovani spaventati hanno acconsentito e per tre giorni successivi espiavano il loro «reato» con il lavoro sodo.
«L'impasto faceva una vecchietta, e noi facevamo i pelmeni (tortellini), – ha raccontato Ruslan ai giornalisti. – Quando abbiamo il livello di produzione fissato, ci hanno liberati». Secondo lui, la stessa notte le ragazze sono andate in cerca di nuovi schiavi.
Il ragazzo ha inoltre raccontato che in seguito ha visto le stesse ragazze vicino ai locali notturni, ma ha deciso di non rivolgersi alla polizia, perchè si vergognava di raccontare questa storia umiliante. A quanto pare, anche le altre vittime hanno mantenuto il silenzio, poiché i pelmeni (tortellini) nefasti arrivavano puntualmente nei negozi.
Aqtöbe, Zoja Oskolkova
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