La maggioranza dei cittadini della Russia postcomunista, 25 anni dopo il referendum sovietico sulla conservazione dell'Unione Sovietica indetto il 17 marzo 1991, ha riconfermato la loro volontà vivere nell'Unione Sovietica, e non nella Comunità di Stati Indipendenti (CSI). Quasi il 64 % dei russi dice oggi l'inequivocabile «Sì» al Paese dei Soviet (nel 1991, il 76% dei cittadini sovietici ha sostenuto la conservazione dell'Unione Sovietica, tra gli elettori della RSFSR (Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa RSFSR), oggi Federazione Russa, questa cifra era pari al 71%).
Il maggior numero dei sostenitori dell'Unione Sovietica sono le persone di 60 anni e più ed i sostenitori del Partito comunista (la loro quota raggiunge l'81%). Secondo il Centro di Ricerca dell'Opinione Pubblica russo (VTsIOM), attualmente solo un quinto dei rispondenti avrebbe risposto negativamente alla domanda sulla conservazione dell'Unione Sovietica in una forma aggiornata.
Inoltre, i russi non sono propensi a cercare i motivi del mancato adempimento della volontà del popolo all'esterno, ma all'interno del paese. Secondo i contemporanei, i principali colpevoli della mancata applicazione del plebiscito sono l'allora presidente dell'URSS Mikhail Gorbachev, e le altre massime cariche pubbliche dell'epoca.
Secondo i risultati di uno dei sondaggi precedenti, i cittadini russi ritengono che proprio il crollo dell'Unione Sovietica sia stato il principale risultato negativo dell'operato di Mikhail Gorbachev (il 36% degli intervistati lo accusa di questo). Invece, il 13% dei russi accusa Eltsin e la sua squadra. Solo il 2% degli intervistati considera gli Stati Uniti e altri paesi occidentali colpevoli del crollo dell'URSS, e solo l'1% ritiene che non ci siano stati affatto i colpevoli dello sfacelo. Per molti, tuttavia, questa domanda si è rivelata difficile: il 40% non è riuscito a dare una risposta definitiva.
In totale sono state intervistate 1,6 mila persone in 130 centri abitati di 46 regioni, territori e repubbliche della Russia.
Mosca, Zoja Berezina
L'ex presidente dell'URSS Gorbačëv non esclude la rinascita dell'Unione, ma non sovietica ►
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