Nella città russa di Tjumeň è stato inaugurato il Festival per le future mamme «In attesa di un miracolo». Tuttavia, è un concorso del tutto particolare, perché tra i suoi partecipanti c'è anche un uomo, incinto per finta.

Serghei Kuznetsov ha fatto una scommessa con gli amici di essere più informato sulla gravidanza di alcune mamme. Tuttavia, l'uomo non era un vanitoso, è padre di quattro figli e conosce per filo e per segno tutti i particolari della gravidanza.

A modo di sperimentazione, per sei settimane Serghei diventerà «incinto». L'uomo racconterà la sua esperienza, paragonabile a quella che le future mamme attraversano durante la gravidanza, sulla sua pagina sui social network. Inoltre, in onda sul canale televisivo locale sarà trasmessa in diretta la vita di un uomo «incinto».

Serghei Kuznetsov, uomo incinto per finta

Serghei sentirà sulla propria pelle tutte le «sensazioni» della gravidanza attraverso numerose prove. Il partecipante ha promesso di rivelare agli altri uomini che cos'è la tossicosi gravidica, il riflesso di nausea-vomito, le lacrime, le paure, gli attacchi di panico notturni, la debolezza, la nausea, la perdita di appetito, il cambiamento del palato. E anche perché le donne incinte dormono con i piedi sul cuscino, perché non possono guardare gli thriller e le scene di pugilato.

Nelle fasi successive dell'esperimento Serghei allaccerà intorno alla vita la cintura con l'acqua e camminerà, si vestirà e si metterà a dormire senza toglierla. Ogni mattina e sera dovrà bere almeno un litro d'acqua. Inoltre, porterà i pesi sui piedi e mangerà aringhe e cetrioli in salamoia e almeno mezzo chilo di ricotta ogni giorno, perché «l'organismo ha bisogno del calcio».

Una volta alla settimana l'uomo «incinto» sarà visitato dal proctologo. Questo dovrebbe sostituire le visite ginecologiche.

Secondo Serghei, questo esperimento è una vera scommessa. Se vincerà, avrà l'aiuto nel restauro del sidecar d'epoca «Ural», e se dovesse perdere, dovrà lavorare una settimana come infermiere in un ospedale.

Tjumeň, Zoja Oskolkova

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