Negli ultimi anni in Russia non si placano le polemiche intorno alla salma di Vladimir Il'ič Lenin. Alla vigilia del 146esimo anniversario della nascita del leader del proletariato mondiale e alla vigilia del Centenario della Rivoluzione russa d'Ottobre la questione è diventata particolarmente rilevante e scottante sullo sfondo dei più recenti sondaggi di opinione. Si è scoperto che la maggior parte dei russi ha rivisto il ruolo di Lenin nella storia ed è pronta ad inumare il corpo di Il'ič.
Secondo i dati raccolti dal Russian Public Opinion Research Center, il 65% dei cittadini russi riconoscono che Lenin nelle sue azioni era guidato o, tantomeno, motivato, dagli interessi della maggioranza dei cittadini, e solo il 23% condividono l'opinione contraria. Inoltre, il nome di Vladimir Lenin è fortemente legato al concetto del «leader» secondo il concetto radicato nella mentalità dei russi. Tre quarti delle risposte alla domanda di come caratterizzare Lenin contengono questo tratto particolare.
Secondo i sociologi, un atteggiamento positivo verso Il'ič è determinato da due fattori chiave: in primo luogo, dalla nostalgia del periodo sovietico nella storia dello Stato russo e, in secondo luogo, dall'immagine positiva di questo statista e personaggio storico. Nella sua figura dominano senza dubbio le caratteristiche del leader, che s'inquadrano nell'immaginario collettivo dei russi in una figura impersonata dal capo dello Stato.
Della crescente popolarità del leader sovietico è testimonianza anche l'iniziativa di alcuni funzionari pubblici volta a far ritornare a Lenin come simbolo, anche sulla valuta nazionale, esattamente come ai tempi dell'Unione Sovietica. Così, il governatore di Buryatia Vyacheslav Nagovitsyn ha proposto di raffigurare il monumento a Lenin sulle nuove banconote da 200 rubli.
Monete dell'epoca dell'URSS con il volto di Il'ič
Va notato che a Ulan-Ude, capitale della Repubblica di Buryatia, si trova uno dei più grandi del mondo monumenti a Il'ič, in realtà solo la testa, alto circa otto metri. Il monumento è installato su un piedistallo alto sei metri. Secondo Nagovitsyn, questo monumento è diventato il simbolo della capitale della regione e una meta di pellegrinaggio per i turisti.
Il monumento a Lenin in Buryatia
Tuttavia, questa rinascita del culto di Lenin non è gradita a tutti in Russia. Il presidente Vladimir Putin non apprezza per niente l'attività politica di Il'ič. Lo ha dichiarato pubblicamente durante la riunione con i membri del Consiglio per la scienza e l'istruzione, affermando che Lenin e i suoi alleati «hanno messo una bomba atomica sotto l'edificio, che si chiama la Russia, che poi è esplosa a distanza di molti anni».
Più tardi, durante il Forum interregionale del Fronte popolare russo (ONF), Vladimir Putin si è spiegato meglio, sottolineando che Lenin e Stalin avevano opinioni diverse in merito alla costruzione di un nuovo modello dello Stato. Di conseguenza, il paese è stato costruito su modello federativo con la possibilità per ogni regione costituente di abbandonare lo stato federale, affermando la propria indipendenza. «Questo (il diritto di secessione) è la mina ad azione ritardata, messa sotto l'edificio della nostra costruzione statale, che ha portato al crollo dello Stato», – ha aggiunto il presidente.
Intanto, la Chiesa ortodossa russa ha cambiato il suo atteggiamento, anche se non verso la figura del leader sovietico, bensì verso i suoi seguaci. Il Patriarcato di Mosca ha preso le difese dei cittadini russi che in alcune regioni, per volere delle autorità locali che hanno imposto il divieto di manifestazioni per la festa dei lavoratori a causa della sua corrispondenza con Pasqua, sono rimasti senza la festa tradizionale del 1° maggio
Allo stesso tempo, il Patriarcato di Mosca non è così tollerante verso le opere del leader del proletariato mondiale. Qualche tempo fa, la chiesa ha sostenuto l'idea di sottoporre le opere letterarie di Vladimir Lenin per l'esame linguistico-scientifico con l'ipotesi d'estremismo. Il capo del Dipartimento sinodale per i rapporti con le Forze Armate e le forze dell'ordine, l'arciprete Dimitry Smirnov ha dichiarato a questo proposito che per lui Lenin «è ancora più malvagio di Hitler», perché «Hitler trattata il suo popolo molto meglio». «Hitler è un demagogo, e Lenin invece è un cinico senza scrupoli e malvagio», – ha detto il sacerdote.
Per quanto riguarda la posizione ufficiale della Chiesa ortodossa russa al riguardo della sepoltura dei resti mortali del leader sovietico, è cambiato poco o nulla. La Chiesa cerca di aggirare questo problema e fa da eco alla posizione del Cremlino: anche se l'idea della sepoltura del corpo di Il'ič viene discussa per più di un decennio, una decisione affrettata e drastica può portare a una profonda spaccatura in seno alla società.
Tra i cittadini comuni prevalgono coloro che sostengono l'idea di seppellire il corpo del leader sovietico. In risposta alla domanda diretta «Cosa bisogna fare con il corpo di Lenin?», il 60% degli intervistati ha risposto che deve essere sepolto, tra cui il 36% è a favore della sepoltura al più presto possibile in un cimitero, mentre la minoranza (il 24%) propone di aspettare la scomparsa dalla scena della generazione legata a Lenin, e solo dopo prendere la decisione.
Nel frattempo, la conservazione della mummia di Il'ič costa sempre di più al bilancio dello stato russo. Nel 2016, a questo scopo sono stati stanziati 170 mila euro (quasi 200 mila dollari). L'importo considerevole, visto che lo stato dell'economia russa versa in uno stato critico, a causa della diminuzione dei prezzi del petrolio e, di conseguenza, il bilancio «sforbiciato» rende pessimistica la situazione economico-finanziaria del paese.
Inoltre, il corpo del leader sovietico è stato imbalsamato 90 anni fa, e il tempo non è clemente verso i suoi resti mortali. Ogni anno ci vogliono sempre più sforzi per conservare la mummia nello stato adeguato.
Ricordiamo, che il compito di preservare il corpo di Lenin è stato affidato al chimico Boris Zbarsky e all'anatomista di Charkiv Vladimir Vorobiev. Gli scienziati hanno deciso di usare l'imbalsamazione, visto che il congelamento non era il metodo adatto: a quell'epoca qualsiasi incidente poteva portare allo scongelamento dei tessuti con il loro conseguente deterioramento irrimediabile. Non era adatto nemmeno il metodo egizio – la mummificazione, perché con l'utilizzo di questa procedura viene perso il 70% del peso e vengono trasfigurati lineamenti del viso.
Gli esperti hanno rimosso dal corpo di Lenin tutto il contenuto del cranio e della cavità toracica e addominale. Gli occhi sono stati sostituiti da perle di vetro. All'interno il corpo è stato lavato con acido acetico. Nella prima fase tutto il corpo è stato impregnato con la soluzione di formaldeide. La difficoltà principale era dovuta alla tecnologia d'impregnazione del corpo. Di regola, s'imbalsamava, iniettando fluido attraverso i vasi sanguigni, ma in questo caso sono stati parzialmente distrutti dalla decomposizione. Su tutto il corpo sono state fatte incisioni (sull'addome, sulle spalle, sulle gambe, sulla schiena e sui palmi delle mani) al fine di favorire la penetrazione della soluzione e la migliore impregnazione del corpo.
Dopodiché il corpo di Lenin è stato messo in una vasca riempita con la seguente soluzione: glicerina, acetato di potassio, acqua e cloro-chinina. Da allora, questa procedura viene ripetuta ogni anno e mezzo. Dopo il bagno vengono messi i nuovi indumenti intimi e la giacca militare.
Come lavano la mummia di Lenin
Il pallore giallastro del viso del leader sovietico viene eliminato grazie ai filtri rossi messi su fonti di luce che illuminano il viso e i palmi delle mani. Per la buona chiusura delle labbra la bocca è stata accuratamente cucita. Non si sa esattamente dove vengono conservati gli occhi, gli organi interni, il cervello e il cuore di Lenin. Alcune informazioni disponibili fanno ipotizzare che il cervello del leader sovietico sia stato sezionato in migliaia di campioni e studiato in molti laboratori in tutto il mondo, ma non è stato trovato nulla di particolare nella sua testa.
Il'ič nel mausoleo di Mosca
È del tutto comprensibile che costanti manipolazioni volte a migliorare l'aspetto di Il'ič non scompaiono senza lasciar traccia. I visitatori del mausoleo sostengono che ogni anno che passa Lenin diventa sempre più bello, un rossore appare sulle sue guance. Tali metamorfosi hanno generato le voci tra la gente che Vladimir Il'ič possa essere resuscitato. Oltre alle storie mistiche che Lenin si muove di notte nel suo sarcofago, è piuttosto diffusa l'idea della clonazione del leader sovietico. Tuttavia, molti esperti ritengono che sia impossibile, perché nel processo di imbalsamazione le cellule del corpo hanno cambiato completamente la propria struttura in modo tale che ora non è più possibile leggere il genoma di Lenin. Esiste tuttavia un'altra opinione. Alcuni esperti ritengono che si potrebbe provare a «ridare vita» al cervello di Il'ič, che oggi viene conservato in uno degli istituti di Mosca: per esempio, attraverso la scansione dei frammenti superstiti della rete neurale si può ricostruire anche una parte della memoria dell'uomo.
Mosca, Ekaterina Rudnik, Vsevolod Gnetii
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