Gli avventurieri provenienti dalla Russia hanno navigato a bordo di un gommo per cinque mari nella speranza di raggiungere il Madagascar, partendo da Mosca. Tuttavia, l'avventura dei viaggiatori russi fu coronata dalla prigione egiziana, seguita da espulsione e rimpatrio coatto.
Il viaggio di Artem Kirakozov e Aleksandr Panov è iniziato ai primi di aprile. I ragazzi hanno fondato il ministero di viaggi stravaganti, sperando di arrivare in Madagascar nel giro di un mese. Gli appassionati dell'avventura però non hanno pensato all'aspetto legale del viaggio, ossia dei visti e timbri d'ingresso, e l'hanno pagata cara.
In totale, gli avventurieri hanno percorso cinque mila chilometri in trenta giorni, di cui dieci giorni ci sono voluti per riparare la barca. Secondo loro, non solo hanno attraverso fiumi russi, così come il Mare di Azov, il Mar Nero, il Mare di Marmara, il Mar Egeo e il Mar Mediterraneo. Inoltre, hanno dovuto attraversare i mari più grandi (il Mar Nero e il Mar Mediterraneo) in mezzo, lontano dalle rive, per arrivare in tempo sul continente africano.
L'8 maggio, i viaggiatori intrepidi sono sbarcati in Egitto, dove sono stati fermati per la mancanza dei timbri d'ingresso. Di conseguenza, Artem e Aleksandr hanno trascorso otto giorni in una prigione egiziana, dopodiché sono stati rimpatriati.
Tuttavia, i russi temerari non hanno alcuna intenzione di fermarsi, vogliono finire il loro viaggio in Madagascar, passando attraverso la Somalia sugli idrocicli e hanno già lanciato annunci per attirare l'attenzione dei potenziali sponsor.
Mosca – Cairo, Zoja Oskolkova
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