In Russia tra qualche anno comparirà una catena di piantagioni per la coltivazione di alberi di Natale. Abeti, pini e pecci russi nella maggior parte dei casi sono coltivati in condizioni naturali, ma nei prossimi anni la situazione potrebbe cambiare.
Attualmente nel paese ci sono piantagioni specializzate in alberi di Natale, ma nel complesso rappresentano una quota di mercato molto piccola. La coltivazione di alberi appositamente per le feste di Capodanno non è molto conveniente in quanto questi alberi ci mettono 5-8 anni a crescere e il ritorno degli investimenti è troppo lungo.
Per le imminenti feste per l'anno nuovo in Russia verranno decorati 54.500 alberi. Attualmente per il mercato russo abeti, pini e pecci nella maggior parte dei casi sono coltivati in condizioni naturali. Di regola si tratta di alberi che vengono tagliati durante i lavori di diradamento e schiarimento dei giovani boschi. Un'altra parte degli alberi viene recuperata durante la ripulitura dei tralicci dell'alta tensione, delle strade e dei binari ferroviari.
Tra i russi godono di molto successo gli alberi d'importazione, molto attraenti all'apparenza. Essi vengono importati da Danimarca, Svezia, Finlandia e Canada. Gli alberi di Natale stranieri hanno tutta la certificazione necessaria, ma sono decisamente più cari di quelli russi.
E proprio per fare concorrenza agli alberi danesi e canadesi in Russia si stanno creando delle piantagioni per la coltivazione di alberi di Natale.
Mosca, Zoja Oskolkova
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