Il leader del Partito liberal-democratico russo Vladimir Žirinovskij ha proposto di ritornare al calendario giuliano.
«C'era il calendario giuliano, siamo passati a quello gregoriano, tutto il mondo festeggia il Natale il 25 dicembre... La proposta è quella di tornare al calendario giuliano» ‒ ha dichiarato il rissoso politico durante una seduta plenaria della Duma di stato della Federazione russa.
«Tutte le date sono state spostate, perché bisognava toccare il calendario, per mille anni c'è stato il calendario giuliano e ora ogni volta bisogna o qui o là aggiungere due settimane» ‒ ha consigliato il leader dei liberal-democratici russi.
Žirinovskij ha detto che solamente in Russia esiste la festa del Vecchio Capodanno, che a tutti gli effetti sarebbe il vero Capodanno, che cade nella notte tra il 13 e il 14 gennaio. Ma i russi sono costretti ad andare incontro all'anno nuovo secondo il calendario gregoriano. La stessa cosa succede con il Natale, che in tutto il mondo si festeggia il 25 dicembre e in Russia il 7 gennaio.
Il politico russo ha inoltre proposto di reintrodurre la bandiera e l'inno dell'Impero russo, di ridipingere il Cremlino e di togliervi le stelle.
«Ripristinare il vessillo giallo-bianco-nero dell'Impero russo e il vecchio inno «Dio, proteggi lo Zar». Per sottolineare che noi siamo la stessa Russia di allora. Perché oggi abbiamo la bandiera in un modo, lo stemma in un altro, il calendario in un terzo ancora. Far tornare bianche le mura del Cremlino, togliervi le stelle, metterci le aquile. Stelle e falce e martello ce li hanno appioppati i massoni occidentali» ‒ sostiene Žirinovskij.
Mosca, Zoja Berezina
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