La galleria ferroviaria Stalin di Vladivostok è stata chiusa per lavori di manutenzione. Durante le opere preparatorie, gli operai hanno dovuto staccare delle stalattiti di ghiaccio e hanno letto delle scritte del Komsomol sui muri.
La costruzione della galleria, lunga 1,38 km, ebbe inizio nel 1914. In seguito venne semiabbandonata, per poi essere portata a termine tra il 1934 e il 1936, quando fu chiamata in onore di Iosif Stalin. Secondo il progetto essa era destinata a mimetizzare e a trasportare i treni corazzati e i complessi d'artiglieria pesante sulla costa, in caso di attacco del nemico.
Il tunnel artificiale non prevedeva di essere utilizzato come una normale galleria, per questo nel progetto non rientravano molte opere ausiliarie. A partire dal 1951, si cominciò a farvi transitare i convogli con i carichi provenienti dai porti marini, e in seguito all'elettrificazione della zona si aggiunsero i treni suburbani.
Da quello che hanno riferito gli operai, le condizioni della galleria, entrata in esercizio nel 1935, erano pietose. In estate lungo le pareti scorrevano fiumi d'acqua, in inverno si ricopriva di una crosta ghiacciata. I vecchi abitanti del posto hanno raccontato che i ghiaccioli crescevano dal soffitto fino a terra. Per questo per prima cosa gli operai hanno effettuato un'opera di bonifica.
Il compimento dei lavori è previsto tra la fine del 2018 e la metà del 2019. Durante i lavori di manutenzione della galleria Stalin si farà ricorso a delle tecnologie innovative mai utilizzate prima per riparare le gallerie ferroviarie. Il volume degli investimenti per la modernizzazione della galleria è di circa 50 milioni di euro.
Fonte: PrimaMedia
Vladivostok, Zoja Oskolkova
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