Il giornalista ucraino Sergej Garmaš, caporedattore dell'edizione on line «Ostrov» (Isola), ha dichiarato che i materiali in russo sono molto più popolari di quelli che vengono pubblicati in ucraino.
«Quando mi scrivono autori di lingua ucraina, io li metto sul mio sito, ma obiettivamente vedo che vengono letti tre-quattro volte meno» ‒ ha messo in evidenza Garmaš in una tavola rotonda a Kiev.
Garmaš ha poi aggiunto che in caso di approvazione della legge «Sulla lingua di stato», che prevede l'uso esclusivo dell'ucraino praticamente in tutte le sfere della vita, il pubblico di lingua russa in Ucraina non farà che spostarsi sui siti russi. «Questa è una minaccia non soltanto alla libertà di parola, ma anche alla sicurezza nazionale» ‒ ha sottolineato il giornalista.
Il progetto di legge «Sulla lingua di stato» è stato presentato alla Rada Suprema dell'Ucraina il 21 gennaio. Gli autori del documento sono 33 deputati del parlamento di diverse frazioni politiche. In esso si prevede che la lingua ucraina diventi obbligatoria per tutti gli organi del potere statale e delle amministrazioni locali e per tutti gli istituti scolastici, dalle scuole materne alle università. Inoltre, l'ucraino dovrà obbligatoriamente essere usato in tutti gli eventi culturali di massa, nel settore dei servizi, diventare la lingua dei media e dell'editoria. Per l'utilizzo del russo e delle lingue delle minoranze nazionali sono previste delle multe.
Ricordiamo che in precedenza le autorità ucraine avevano stilato una «lista nera» degli autori russi l'importazione dei cui libri è proibita in Ucraina.
Kiev, Zoja Oskolkova
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