Alla vigilia del prossimo anniversario della fucilazione dell'ultimo zar russo, sul luogo di sepoltura dei suoi figli sono arrivati incaricati d'inchiesta del Comitato investigativo della Federazione Russa.
Una grande sorpresa per gli entusiasti attivisti che si sono riuniti per prendersi cura della tomba nelle vicinanze di Ekaterinburg, la capitale degli Urali, è stata l'inaspettata visita di Valerij Zadorin, capo della Direzione investigativa della regione di Sverdlovsk, dei suoi sostituti e di altri rappresentanti dell'ente. I funzionari della giustizia non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti, tuttavia i volontari sono riusciti a ottenere alcune informazioni, facendo un po' di chiarezza sull'interesse per il memoriale da parte degli inquirenti. Il fatto è che lo scorso autunno le indagini sul «caso dei Romanov» sono state riaperte e il luogo di sepoltura dei resti del principe ereditario Aleksej e della granduchessa Marija nei pressi di Ekaterinburg è divenuto dunque oggetto di un rinnovato interesse.
Ricordiamo che il «caso dei Romanov», in precedenza chiuso, è stato riaperto in seguito alla venuta alla luce di nuove circostanze. Su richiesta della Chiesa ortodossa russa l'estate scorsa venne istituito un gruppo di lavoro sulle questioni riguardanti la ricerca e la sepoltura dei resti del principe ereditario e della granduchessa Marija che si trovano nell'Archivio di stato della Federazione Russa.
Gli esperti hanno proposto di effettuare delle analisi supplementari sui resti della sorella dell'imperatrice Aleksandra, la granduchessa Elizaveta Fëdorovna, che si trovano a Gerusalemme, e sui campioni di sangue del nonno di Nicola II, l'imperatore Alessandro II, assassinato in un attentato nel 1881, che si trovano sulla sua uniforme. Per far questo bisognerebbe esumare i resti di Nicola II e della sua consorte nella cattedrale di Pietro e Paolo a San Pietroburgo.
Il 16 e il 17 luglio a Ekaterinburg si celebrano comunque i «Giorni degli zar», in memoria della fucilazione di Nicola II e della sua famiglia. In occasione di questo avvenimento presso il memoriale dedicato ai figli dei Romanov è stata installata una nuova croce di metallo al posto della precedente in legno, più volte demolita dai vandali.
Ekaterinburg, Maksim Borodin, Aleksandr Salivančuk, Anton Otman
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